Category Archives: Internet

Cos’è negapedia?

Anche se esiste da un paio d’anni non conoscevo questo sito e non sarei stato in grado di rispondere alla domanda “Che cos’è Negapedia?“. E’ un sito che scoperto soltanto oggi (boooo!!!), ma l’ho trovato piuttosto interessante. Negapedia è di uno strumento per cercare di capire le passioni e le controversie della società analizzando le pagine di Wikipedia.

Come funziona Negapedia

🔹 Forse non tutti sanno (o non ci hanno mai pensato), che ogni pagina di Wikipedia è il risultato di una elaborazione continua che vede aggiunte, correzioni, rettifiche, controversie, votazioni, tranelli ecc. ecc. Contributi, spesso contrapposti, positivi e negativi, di persone che che aggiungono o cancellano informazioni.

Massimo Marchiori capoprogetto di Negapedia

🔹 Nella pagina Wikipedia queste lotte non sono evidenti, ma è possibile analizzare la storia della “vivacità” di ogni singola pagina. Ed è quello che fa Negapedia, un progetto condotto da Massimo Marchiori (ricordate Volunia).

🔹 Negapedia analizza attraverso due valori (conflitto e polemica) l’evoluzione di ogni singola pagina di Wikipedia, partendo dall’assunto che in un luogo in cui si lotta per definire cambiare l’informazione possa essere un buono specchio della società.

Cosa produce Negapedia

Questa analisi genera anche classifiche suddivise per 11 macrocategorie, premi e analisi degli interessi di chi mantiene queste pagine. C’è anche una funzione di ricerca che permette di esplorare ogni singola pagina.

Buona esplorazione

▶️ HOME PAGE di Negapedia http://it.negapedia.org/

Esempi di ricerca su Negapedia

▶️ Questa ad esempio la pagina della PANDEMIA di Covid
(Altissimo conflitto, poca polemica. 2° posto nell’anno)

▶️ E questa alla voce VACCINO
(Poco conflitto, tantissima polemica)

Facebook censura in Italia, Twitter censura a Cuba

Sempre più iintenso il dibattito sulla censura in Internet e nei social network. Dopo la chiusura delle pagine e degli account Facebook fascisti e razzisti è la volta di Twitter censura a Cuba le pagine di media e giornalisti.

Nei giorni scorsi Facebook ha bloccato gli account di CasaPound e Forza Nuova, nonché quelli di parecchi loro dirigenti e attivisti. Ovviamente la cosa è stata apprezzata da tutti gli antifascisti. L’Italia è un paese nato dalla Resistenza e ha nell’antifascismo un suo valore fondativo. I fascisti, come tutti i criminali, devono stare in galera.

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Parlateci di Bibbiano. Perchè?

Com’è noto gli strateghi della comunicazione della Lega e di Salvini monitorizzano il “sentiment” nei confronti del partito e del loro leader.  Sono anche in grado di orientare la comunicazione, nei social network e nei giornali o nelle TV che controllano, su temi che possano sviare l’attenzione da argomenti non graditi. Meglio ancora se allo stesso tempo i temi distraenti riescono anche a denigrare l’avversario politico. Il caso di Bibbiano è un caso emblematico.

Usando Google Trends – è una cosa semplice alla portata di tutti – potete fare un’analisi delle ricerche effettuate negli ultimi 15 giorni e leggere questo racconto per parole chiave. Continue reading Parlateci di Bibbiano. Perchè?

Tayla Harris, il sessismo, la moderazione, la censura e c’era una volta la Netiquette

Il portale 7AFL (football australiano) ha pubblicato una foto incredibile scattata da Michael Willson a Tayla Harris, mentre spedisce l’ovale in mezzo ai pali da 45 metri. Una foto bellissima, non per nulla intitolata “Foto dell’anno”.

I commenti sono arrivati ​​numerosi e velocememente, ma la maggior parte dei commentatori non aveva alcuna intenzione di celebrare il momento, l’atleta o la squadra: no, aveva voglia di dire porcate.

Per reazione, il portale 7AFL ha rimosso l’immagine, ma così facendo, l’ha data vinta ai troll, mettendo a tacere la stessa Harris ed escludendola dal dibattito.

La Harris – che non si tira certo indietro se c’è da affermare i propri diritti – ha risposto ripubblicando l’immagine sul proprio profilo Instagram.

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#tenyearschallenge e il riconoscimento facciale

Avrete visto tutti, in questi giorni, passare su FB le foto in accoppiata di tanti vostri amici. Una foto attuale e una di 10 anni fa. E’ la #tenyearschallenge e magari anche voi avete già postato l’impietosa accoppiata.

E’ divertente, bisogna ammetterlo.

Però Kate O’Neill (*) una celebre esperta di tecnologia (sulla cui obiettività personalmente nutro qualche dubbio) si pone una domanda: “Rifletto su come questi dati potrebbero essere usati per addestrare algorimi di riconoscimento facciale, stima dell’età e invecchiamento?”

E questo riflessione fa riflettere anche Enrico Pitzianti su Esquire: è il caso di abboccare alle mode degli hashtag e pubblicare le proprie foto che potrebbero essere utilizzate per mille scopi diversi?

Come spesso accade la risposta non è univoca, ma porsi la domanda e decidere con cognizione non è un esercizio inutile.  L’unica risposta sbagliata, conclude Piztianti, è diffondere senza pensarci, farlo senza consapevolezza.


(*) Non Cathy O’Neil, autrice di “Armi di distruzione matematica”