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È morto Silvio Berlusconi

Silvio Berlucosoni operaio e l’omonimo premier

La notizia è vera, ma non si tratta di Silvio Berlusconi presidente del consiglio. Purtroppo si tratta soltanto di Silvio Berlusconi, operaio tessile di Veniano in provicia di Como, un elettore di centro sinistra che da tempo condivideva il proprio nome con il premier più sputtanato del pianeta. Una persona mite e gentile che ironizzava sull’omonima, come si può leggere in questa intervista del 2006. (*)

Il vero Silvio Berlusconi operaio, una persona di 57 anni amante della montagna, è scivolato su un lastrone di ghiaccio, mentre saliva in un sentiero che conduce alla capanna di Menaggio, sulle montagne comasche. Un volo di trenta metri che non gli ha lasciato scampo.

Se volete sapere qualcosa in più di come quest’uomo viveva l’ominimia con il presidente del consiglio, potete leggere questo pezzo del 2000.

Silvio Berllusconi è morto sulla strada verso questo rifugio

Ma questa omonimia è molto pesante e la notizia della morte di Silvio Berlusconi è rimbalzata subito sulla rete e decine di siti l’hanno riportata. Tra questi segnaliamo:


Era già accaduto anche in passato

Non è la prima volta che la notizia della morte di Berlusconi circola viralmente in rete.

Nel 2006 l’annuncio dal titoli come «Berlusconi tragedia» o «L’omicidio di Berlusconi» o ancora «Berlusconi assassinato» o «La morte di Berlusconi”è morto berlusconi” invogliava a cliccare su un link contenuto in un messaggoi di posta elettronica, che però, nascondeva un trojan. Il fatto che la notizia della morte berlusconi nascondesse un trojan è sinistramente profetica.,

Ancora. Nel 2009, la notizia della morte di Berlusconi, si accompagnava ad una ben imitata pagina di Repubblica, con che ironicamente scherzava sull’annuncio. Anche qui, una profezia ben azzeccata: uno dei finti articoli diceva: Misteri sui motivi del decesso. Si parla di giochi con una 18enne.

Insomma, di tanto in tanto,  la notizia della morte di Silvio Berlusconi si propaga velocemente tra i mille canali di internet, segno di una grande attesa per l’evento tra gli oppositori del dittatore del Bunga-Bunga.

Ma anche per questa volta bisognerà rimettere lo champagne in frigo.

(*) Articolo non più presente sul sito.

Non voglio ricevere il libro di Silvio Berlusconi “Due anni di Governo”

Una decina di giorni fa, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha annunciato che invierà a tutte le famiglie italiane il libro “Due anni di Governo“, un volume che spiega l’attività svolta dal governo in questi primi due anni di legislatura.

Molte persone si sono subito chieste: chi paga? (risposta ovvia, lo sappiamo tutti chi paga!).
(*) Aggiornamento 27 ottobre 2010

E poi, immediatamente dopo, è sorta la domanda successiva: cosa posso fare per non ricevere questo libro di propaganda berlusconiana? E sono nate diverse iniziative che illustro piu’ avanti.

Datevi da fare!

Scegliete la forma che preferite, ma fate qualcosa. Il governo è alle corde e qualunque azione contribuisce ad accelerare la sua caduta, speriamo definitiva.

Fermiamo l'energumeno

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Boicottare la Mondadori?

Mondadori

Mentre ero in ferie, Vito Mancuso si è interrogato sull’opportunità di pubblicare con Mondadori o meno. Si è aperto il dibattito. Molti hanno risposto. Tra loro uno sferzante Marco Travaglio, che evidenzia il ritardo di Mancuso nel porsi il quesito e la mancanza del conseguente passo successivo (smettere di pubblicare) e un’opportunista Mauro Corona, che agitando lo spettro della fame giustifica la sua scelta di pubblicare per Berlusconi (solo che, quando ancora non era famoso pubblicava per uno sconosciuto editore di libri di Montagna, mentre oggi – che di sicuro non soffre la fame, ha scelto Mondadori…

Facendo seguito a queste discussioni, il mio amico Angelo Volpe, ha deciso di boicottare la Mondadori e di non comprare più libri di questa casa editrice. Tra i commenti noto che anche Franco, altro amico, ha fatto la stessa scelta.

Io ho sempre ritenuto il boicottaggio una bella forma di “lotta” e mi sono posto la stessa domanda, ma sono arrivato ad un’altra conclusione.

Infatti, è molto diversa la posizione di un lettore rispetto a quella di un autore.

Un autore, se non vuole farsi pubblicare da Mondadori, può cercare di farsi pubbblicare da un altro editore. Non è facile e sempre ci riesce, specialmente se si tratta di autori esordienti. E’ una scelta che costa moltissimo, in termini economici, di notorietà, di gratificazione personale. Ma, per l’autore è una scelta libera tra diverse alternative.

Gomorra di Roberto Saviano

Anche Roberto Saviano prima di pubblicare Gomorra con Mondadori ci avrà sicuramente pensato parecchio.  E poi l’ha fatto. (Credo abbia fatto bene: avrà reso un po’ più ricco Berlusconi, in modo assolutamente irrilevante per B., ma con Mondadori ha avuto un’occasione unica per diffondere il suo libro e ciò che aveva da raccontare, e l’ha sfruttata. Il “saldo” per la società civile è nettamente positivo)

Diverso, dicevo, è tentare di estendere lo stesso ragionamento al lettore. A differenza dell’autore, il lettore non ha scelta: se vuole sapere cos’ha scritto Saviano nel suo libro Gomorra, DEVE comprare un libro di Mondadori. Oppure può rimanere nell’ignoranza, procurando un danno a se stesso,  impatto irrilevante su Berlusconi.

Penso sia una posizione un po’ autolesionista e di nessuna utilità pratica, perciò continuerò a comprare libri di Mondadori (e di Einaudi, che ha la fama di essere di sinistra ma  è posseduta da Mondadori e quindi  pure Einaudi porta  lauti guadagni a Berlusconi)

E’ molto diversa la posizione di un lettore rispetto a quella di un autore. Un autore, se non vuole farsi pubblicare da Mondadori, può cercare di farsi pubbblicare da un altro editore. Non sempre ci si riesce, specialmente se si tratta di autori esordienti. Anche Saviano ci avrà sicuramente pensato, prima di pubblicare Gomorra con Mondadori. Credo che abbia fatto bene. Avrà reso un po’ più ricco Berlusconi (in modo assolutamente irrilevante per B.) ma con Mondadori ha avuto un’opportunità unica di diffondere il suo libro e ciò che aveva da raccontare, e l’ha sfruttata.

Diverso dicevo è il discorso del lettore. Il lettore non ha scelta: se vuole sapere cos’ha scritto Saviano nel suo libro Gomorra, DEVE comprare un libro di Mondadori. Oppure può rimanere nell’ignoranza.

Grande danno a se stessi, impatto irrilevante su Berlusconi. Penso sia una posizione un po’ autolesionista e ingenua.