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“Inšallah, Madona, Inšallah” di Miljenko Jergović

Inšallah, Madona, Inšallah
Inšallah, Madona, Inšallah

Ho iniziato da qualche giorno a leggere questo libro.

Inšallah, Madona, Inšallah” di Miljenko Jergović

Avevo già letto Freelander che mi era piaciuto, anche se non ero convinto fino in fondo, e volevo leggere qualche cos’altro di Jergović, perchè mi era sembrato comunque un tipo interessante. Avevo notato questo Inšallah, Madona, Inšallah, una raccolta di racconti, forse – pensavo – di più facile lettura. E così per il mio compleanno me lo sono regalato. Ma non sapevo a cosa stavo andando incontro.

Il buon Jergović, ha ripreso un genere tradizionale di musica bosniaca, le sevdalinke, ne ha scelte un certo numero e ha provato ad esplorare, usando la forma del racconto, cosa sarebbe successo se la canzone fosse stata cambiata, se ciò che era stato raccontato in in musica a versi fosse stato riprodotto raccontando una storia diversa. 

Miljenko Jergović
Miljenko Jergović

Jergović definisce questa costruzione remix e ci tiene a specificare che, pur indicando per ogni racconto la sevdalinka alla base della canzone, non ha voluto riportare i testi perché il remix è sorto “dalle canzoni dalle loro esecuzioni, dalla musica dalla voce, dalla fisarmonica, dal saz… Quindi la registrazione sonora sarebbe l’unica base adeguata”.

Mai sentita una sevdalinka prima (o se l’avevo sentita non sapevo che cos’era). Tanto meno avevo idea di cosa stava parlando Jergović nelle introduzioni/spiegazioni di ogni racconto. Come fare per capire cosa stava combinando Jergović con questi remix. Mah…

Dopo aver letto i primi 4-5 racconti (sono diciannove in tutto) ero sempre più curioso di capire questa operazione.

Allora, pure consapevole dei limiti di quanto stavo facendo (non so la lingua, non conosco la cultura, sono sostanzialmente un ignorante in materia) mi sono messo a cercare su youtube le sevdalinke che hanno fornito il materiale a Jergović .

Vista la fatica che ho fatto ho pensato riportare quanto trovato in questo post, sperando che qualche altro lettore di Inšallah, Madona, Inšallah” di Miljenko Jergović  possa trovare utile questa piccola ricerca.

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Tutta una tirata da Piumazzo a Sant’Anna Pelago

Abitavo a Belluno ed ero un adolescente quando sentii per la prima volta Statale 17, canzone di Francesco Guccini tratta da Folk Beat n. 1. Nei suoi concerti introducendo quella canzone, Guccini ci spiegava come gli americani “ci fregano con la lingua”. Diceva che era molto bello leggere i libri di Kerouac come “Sulla Strada”, tradotti in italiano ma con i nomi in inglese.

Quella sera partimmo John, Dean e io sulla vecchia Pontiac del ’55 del babbo di Dean e facemmo tutta una tirata da Omaha a Tucson… e poi lo traduci in italiano e dici: quella sera partimmo sulla vecchia 1100 del babbo di Giuseppe e facemmo tutta una tirata da Piumazzo a Sant’Anna Pelago“.

Ecco… per me a quell’epoca, Piumazzo e Sant’Anna Pelago erano due nomi della fantasia due nomi inventati che suonavano bene nel racconto. Come Omaha e Tucson, d’altro canto…

 

[pullquote align=”left”]facemmo tutta una tirata da Piumazzo a Sant’Anna Pelago[/pullquote]Poi, sono andato ad abitare a Modena e ho scoperto che Piumazzo e Sant’Anna Pelago esistono per davvero, che sono due paesi della provincia di Modena.

Beh, quei due nomi mi si sono innestati in profondità nel cervello. Sono passati più di trent’anni ma ogni volta che sento dire da qualcuno: “Abbiamo fatto tutta una tirata...” non posso fare a meno di continuare tra me e me  silenziosamente “da Piumazzo a Sant’Anna Pelago“.

 


Se siete interessati seguire questo percorso da Omaha a Tucson, ehm… da Piumazzo a Sant’Anna Pelago… beh, entrate nella mappa qui sotto, cercate a sinistra la scritta  [3D>], cliccatela e seguite il cursore

Visualizzazione ingrandita della mappa

Fiat 1100
Fiat 1100
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Piumazzo (MO)
Cartolina S. Anna Pelago (MO)  1959
Cartolina S. Anna Pelago (MO) 1959

Pavarotti e Liza Minelli: New Law, New Law

La Sora Cesira ha prodotto un altro video parodia. Sulle note di New York, New York Luciano Pavarotti e Liza Minelli duettano insieme. Il video originale è tratto dalla performance a Modena per Pavarotti & Friends del 1996.

Il video celebra il passaggio alla camera della cosiddetta “Prescrizione Breve” e tutta l’attività svolta dal nostro parlamento che si dedica esclusivamente alla produzione di nuove leggi ad personam per salvare dal processo Silvio Berlusconi.

Come sempre il testo è in inglese maccheronico e molto divertente. “New York, New York” diventa “New Law, New Law” e contiene frasi mirabili come “to save the cul of the nanett”, “the premier purtropp / is very occupate” e così via.

Hey Luciani – the Fall

The Fall - la band di Hey Luciani

Da un paio di settimane vado a fare fisioterapia per la spalla. La fisioterapista sintonizza sempre la radio su K-Rock e faccio gli esercizi ascoltando con poca attenzione musica che di solito non mi solletica più di tanto.

Nel cervello delle persone però ci sono degli meccanismi che riescono a riattivare l’attenzione da uno stato di semi incoscienza. A me capita sempre quando scorro il giornale: se l’occhio intercetta delle “R“, “B” e “Y“, in una parola, io automaticamente leggo Rugby, e la mia attenzione si focalizza sull’articolo (non immaginate quanti articoli su RuBY ho letto in questo periodo!).

Stessa cosa con l’ascolto. Se capto la parola “Luciani“, da buon bellunese che è stato addiritturra a scuola e in appartamento con il nipote di papa Giovanni Paolo I, il mio ascolto si fa più attento.

Così ieri  il mio stato di trance da esercizio è stato interrotto dalla parola Luciani, perchè stavano trasmettendo un brano che non mi sarei mai aspettato in una radio rock.

E invece, The Fall, un gruppo post-punk inglese, ha dedicato una canzone proprio a papa Luciani, che aveva creato molte aspettative deluse per la sua dipartita anticipata.

Vi riporto il video e il testo.

http://www.youtube.com/watch?v=BBomZZz72d8

Aborteum.
I said Luciani
The future’s here today
I said Hey Luciani
Pope of three three days

They made out you were are an ultra nut
And had no time for your Christianity
You paid with your life for their treachery
The future’s here today
The future’s here to stay
Luciani

Hey Luciani
Jesus has gone away
I said Hey Luciani
Meet the Church, Bank, S.A.**

They said you were of peasant stock
And one day the curia murdered you
Your hermeneutics are through
And on that fruited plain
The corporate bishop’s graze
Exit church of poverty and pain
The future’s here today
The future’s here to stay

Hey Luciani
A pop star in your cell
I said Hey Luciani
A Polish son of Hell

You were the first John Paul I
How is it your ‘Christian’ is gone?
Can you see it from your grave?
The TV snow-storm on top,
The brass Holy Grail
Imitation for sale
The future’s here today
Luciani

And all the cowls are black
On an inquisition rack
The future’s here today
The future’s here to stay
Luciani