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Al referendum noi diciamo NO

Gran bella iniziativa a Milano. Nella metropolitana diversi cori e bande hanno cantato un testo per sostenere il NO al referendum del 4 dicembre.

Il video circola da qualche giorno. L’audio non è ottimale e non ho capito bene le parole, ma ho provato a trascriverle lo stesso.

Se ci sono errori lasciate un commento sotto

Parole del Coro per il NO. Al referendum noi diciamo NO.

Al referendum rispondiamo NO
Al referendum rispondiamo NO

A chi a sconvolto la Costituzione
noi senza eccezione
rispondiamo NO

Al referendum diciamo NO
Al referendum diciamo NO

Non è che il nuovo sia per forza figo
questo brutto intrigo
ci farà penar.

A Matteo Renzi rispondiamo NO
A Matteo Renzi rispondiamo NO

Personalizzati la tua elezione
la Costituzione
no, non la toccar

E alla Boschi noi diciamo NO
E alla Boschi noi diciamo NO

per il Senato qualche spesa certo
il ponte sullo stretto
non lo pagherò

E alla Madia rispondiamo NO
E alla Madia rispondiamo NO

I senatori me li eleggo io
e nemmeno un dio
lo farà per me

Al referendum noi diciamo NO
Al referendum noi diciamo NO

Noi siamo tutti partigiani veri
oggi come ieri
noi diciamo NO
Noi siamo tutti partigiani veri
oggi come ieri
rispondiamo NO

Votiamo tutti rispondendo NO
Votiamo tutti rispondendo NO

Questa riforma tutta autoritaria
manderemo all’aria
rispondendo NO

al-referendum-noi-votiamo-NO

Abbiamo vinto e adesso… Indietro tutta

Un allegro motivetto di Renzo Arbore per festeggiare il quorum, i referendum, i sì, e chi non vuole Berlusconi.

Abbiamo Vinto

Abbiamo vinto

non si divide

chi vince ride

ah ah ah ah

 

Perché proprio questo? Perché, adesso che abbiamo vinto, infatti, indietro tutta. C’eravamo tolti la DC, il PSI e i miglioristi dai coglioni?  Ripartiamo da dove eravamo rimasti prima dell’arrivo del nano.

http://www.youtube.com/watch?v=ocWfnlHSaPs

Referendum

Oggi e domani si vota per due referendum. Uno per limitare i licenziamenti arbitrari anche nelle piccole aziende e l’altro per le servitu’ di passaggio degli elettrodotti. Ci sono ottimi motivi per andare a votare, e per votare sì. Sul secondo non ho voglia di scrivere. Invece sul primo si’.

1. Libertà. Una persona sulla quale pende una spada di Damocle come la perdita di posto di lavoro è senz’altro meno libera di esprimere le proprie opinioni, anche sul posto di lavoro.

2. Uguaglianza. Perchè chi lavora in una azienda con 16 dipendenti o più deve avere questa tutela, mentre chi lavora in una piccola azienda deve essere sottoposto a vessazioni?

3. Sicurezza. Quale lavoratore reclamerà per la sicurezza sul posto di lavoro, se un reclamo lo esporrebbe al licenziamento? Vogliamo o no, fare qualcosa di concreto?

4. Per dare uno schiaffo alla destra, al governo. Gia’ l’anno scorso il governo Berlusconi ha tentato di limitare o eliminare questo diritto. La vittoria del no o dell’astensione darebbe alla destra il motivo per riprendere il discorso da dove si era interrotto.

5.Per dare una regolata all’Ulivo. Specialmente ai DS, che per guadagnare qualche volto al centro, barattano un diritto che era stato definito fondamentale un anno fa.

6. Logica. Se è un diritto fondamentale dei lavoratori, perchè 3 milioni di dipendenti non devono avere questo diritto? Perchè questo limite a 15 dipendenti?

7. Per il mantenere il diritto di fare politica, pur non avendo la maggioranza in parlamento. Come sappiamo, con l’attuale sistema maggioritario, chi governa si trova in una posizione molto solida. L’opposizione e’ sostanzialmente priva di strumenti per incidere sulla formazione di leggi. L’unica strada per evitare una “dittatura della maggioranza” e’ il referendum. Questo referendum e’ un occasione che non va sprecata.

8. Perchè il referendum e’ stato messo sotto silenzio. Evidentemente questo referendum fa paura, molta paura. Tant’è vero che tutta la maggioranza e buona parte dell’opposizione si è data da fare per farlo fallire. Facciamo vedere che le reti di informazione alternativa funzionano ugualmente.

9. Perchè si sono espressi per il sì tanti personaggi simpatici: Dario Fo, Franca Rame, Paolo Pietrangeli, Fernan Ozpetek, Moni Ovadia, Gino Strada, Claudio Amendola, Marco Paolini, Carlo Freccero, i Modena City Ramblers, Stefano Benni, Bianca Pizzorno, Erri De Luca, Domenico De Masi, Gianni Vattimo, Paolo Rossi, Beppe Grillo e tanti tanti altri. (fonte: il Manifesto)

10. Perchè stanno cercando di farlo fallire tanti personaggi antipatici: Berlusconi, Bossi, Fini, D’Alema, Fassino, Rutelli ecc. ecc.

11. Perchè qualcuno non ha decenza. I DS, che hanno una nutrita parte di elettorato a favore del Sì, hanno comperato pubblicità sull’Unità a favore dell’astensione. Come giustamente fa osservare Tabucchi, la pubblicità è stata pagata con i soldi di tutti gli iscritti, non solo di quelli che la pensano a favore dell’astensione.

Inssoma, io non riesco a vedere buone ragioni per far fallire questo referendum. E sì che io sono un imprenditore e, stando a quel che si sente dire in giro, avrei grossi benefici dal mantenimento della situazione com’è oggi..