Category Archives: Religione

Natale Medievale

Questa immagine è tratta da un libro d’ore di Besançon del XV secolo, conservato nel Fitzwilliam Museum di Cambridge. La cosa singolare è che la scena presenta i personaggi un modo po’ insolito.  Nella stalla di Betlemme c’è San Giuseppe che tiene teneramente il piccolo Gesù mentre la Vergine Maria a letto sta leggendo. Il bue la guarda e l’asino sembra stia rosicchiando l’aureola di San Giuseppe.

Insomma San Giuseppe e la Madonna si davano il cambio nella cura del bambino Gesù.

Bisognerebbe ricordarlo all’attuale ministro della famiglia Lorenzo Fontana: nel medioevo c’era gente che aveva vedute più moderne della sua.

Presepe sì, presepe no. E’ giusto allestirlo nelle scuole?

E’ di questi giorni la notizia di un preside di una scuola di Bergamo che avrebbe negato ad un insegnante la possibilità di allestire un presepe.  (uso il condizionale perché la stampa italiana è così inaffidabile che bisogna prendere qualunque notizia con le molle)

Sono molto perplesso. Sono ateo, ma non quanto sono d’accordo con il preside, specialmente dopo aver letto una dichiarazione in merito al crocifisso, in cui il dirigente scolastico dice «Quello resta appeso ai muri, perché se lo tolgo se ne fa una questione di Stato e ho cose più importanti di cui occuparmi»

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Medaglia d’oro al merito di polizia concessa alla Vergine Maria dell’Amore

Clericalate

Come molti sanno (e se no, ve lo dico io adesso) l’UAAR ogni settimana segnala nella sezione notizie del suo sito la “clericalata della settimana“, un breve articolo in cui sono citati gli atti clericali compiuti da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche che dovrebbero essere laiche, e non  da sacerdoti, santoni o guru come sarebbe lecito aspettarsi.

E’ una rubrica che testimonia il triste stato di sudditanza della politica nostrana nei confronti dei poteri religiosi in generale e cattolici in particolare.

Possiamo però consolarci osservando che anche in altri paesi vengono commessi atti che potrebbero ben figurare nella stessa rubrica. A volte suscitando indignazione, altro volte sfidando il ridicolo.

Un’onorificenza della madonna

Medaglia_d_oro_per_meriti_di_polizia_SpagnaIn Spagna, per esempio, il Ministero dell’Interno ha concesso alla Virgin Maria del Maria_del_AmorAmor la Medalla de Oro  al Mérito Policial (Medaglia d’Oro per meriti di polizia). Si tratta di un’importante onoreficenza, ideata per premiare i membri della polizia che si fossero particolarmente distinti in “servizi straordinari” oppure “lavori o studi scientifici o di tecnica professionale”.  Tra l’altro la medaglia d’oro è la menzione di grado più alto, spesso consegnata a poliziotti che nel compimento del loro dovere siano deceduti o abbiano riportato gravi ferite permanenti.

E’ ovvio che una tale ridicola assegnazione, abbia disturbato non poco i sindacati di polizia che hanno dichiarato pubblicamente la loro contrarietà: “Alla vergine possiamo dare quel che vogliamo, per esempio portarle dei fiori, ma non possiamo consegnare una medaglia per meriti di polizia e meno che meno la medaglia d’oro riservata ai funzionari pubblici che abbiano perso la vita”.

La petizione per Mortadelo y Filemón

Oltre alla contrarietà ufficiale si è aggiunta anche quella di tante persone che hanno considerato ridicola questa assegnazione. Tra queste anche Alvaro Velez che ha lanciato una petizione su Change.org per concedere la Medalla de Oro  al Mérito Policial anche a Mortadello y Filemón, due personaggi dei fumetti molto celebri in Spagna, che “dal 1958 contribuiscono con le loro spassose vignette ad esaltare le virtù della Polizia Spagnola“.

Mortadelo y Filemón
Mortadelo y Filemón

La campagna ha suscitato un certo clamore e ha raccolto migliaia di firme in pochissimo tempo. Molto divertente (lo spagnolo si capisce bene) leggere i commenti che accompagnano gli articoli sull’argomento.

 

Notizie farlocche crescono

Qualche giorno fa ho avuto uno scambio di post/commenti su Facebook in merito alla notizia della bambina yemenita di 8 anni che sarebbe morta dissanguata dopo la prima notte di nozze con un quarantenne.

A usta mi sembrava una notizia poco credibile e così ho seguito a ritroso il percorso di diffusione (uno dei possibili percorsi) e ho concluso che la notizia era molto probabilmente falsa (magari in un altro articolo spiego il percorso che ho seguito per arrivare a questa conclusione, ma non ho tracciato bene il tutto). Oh, non fraintendetemi: il problema delle spose bambine è reale, ma non capisco la necessità di inventare e diffondere notizie con fonti così poco attendibili.

Comunque oggi mi sono imbattuto in un altra catena di articoli collegati ad una notizia farlocca che, sono certo, si sta già diffondendo sui social network come una pestilenza.

L’articolo riguarda le “indicibili torture praticate dai terroristi in Kenya”.

Anche una catena di notizie dev'essere agganciata ad un punto ben saldo....
Anche una catena di notizie dev’essere agganciata ad un punto ben saldo….
  1. Tutto ha avuto origine da un post su Facebook. Il post è stato pubblicato sulla pagina FB dell‘UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti). Un ottimo posto per trovare diffusori in quanto, ovviamente, è frequentato da persone che con la religione non vanno molto d’accordo. (Nota: qualche giorno fa, tra l’altro, anche l’UAAR aveva ripreso senza troppe verifiche la vicenda della sposa bambina morta…)
  2. Il primo sito della catena, quello citato dal post, è “ImolaOggi” che già conosco come sito che diffonde odio verso gli stranieri
  3. L’articolo di ImolaOggi non fa altro che riprendere  un articolo di RightsReporter.org (ci mette anche un link in fondo all’articolo). E’ un articolo in italiano, collegato a sua volta con un articolo di RightsMonitoring.org (in inglese) e se uno non ci guarda a fondo, vien da pensare che sia la traduzione di quello in inglese.
  4. Il sito RightsMonitoring.org. (RightsMonitoring.org è citato e linkato anche da Imola oggi). Qui non ho trovato altri link. Quest”ultimo articolo della sequenza è in inglese, tuttavia non parla di islamici e a prima vista sembra “attendibile”

Dopo aver seguito la catena di link, ho cercato con who.is informazioni su rightsreporter.orgDal whois, non si ottiene molto, perciò ho cercato qualche informazione sul sito. Ma anche il “chi siamo” non dice nulla.  Mah, chissà chi c’è dietro questo sito…

Quindi ho cercato qualche info sul sito, quello in inglese, RightsMonitor.org e, sulla pagina about us, ecco cosa c’è scritto:

Rights Monitoring is a comprehensive system of monitoring human rights. The project was implemented by the Rights Reporter, Italian organization for the Defence of Human Rights, in collaboration with other activists and newspapers around the world.  The articles are written by activists or come from different sources or newspaper. If you want to know more contact us

Insomma il sito in inglese, quello che sembra la fonte, invece è collegato al sito italiano; sembra che lo scopo del sito inglese sia quello consentire al sito italiano di avere una “pseudo fonte” apparentemente credibile.

Come fanno a non venire dei dubbi sull’attendibilità di certe notizie? A me vien da pensare che addirittura ci possa essere un disegno preciso, per diffondere odio razziale e  religioso.

 

Perché è sbagliata la giornata mondiale per il dialogo tra religioni e omosessualità

Alfredo Ormando
Alfredo Ormando

Il 13 gennaio si moltiplicano le iniziative e gli articoli  per ricordare Alfredo Ormando, poeta e omosessuale, che  si diede fuoco in Piazza San Pietro proprio il 13 gennaio 1998.

Ormando, omosessuale siciliano, anticipò il suo gesto spiegando in una lettera che la sua era  “una forma di protesta contro la Chiesa che demonizza l’omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perché l’omosessualità è sua figlia”.

Leggo però, che questa data sarebbe diventata  è la giornata mondiale per il dialogo tra religioni e omosessualità.

A mio avviso sarebbe stato più corretto definire questa data “giornata mondiale delle vittime omosessuali della religione” o  qualcosa del genere. e non un usare una definizione che riconosce un ruolo positivo alla religione, ricercando il dialogo. Ma quale dialogo!

A causa della religione e dell’ambiente bigotto in cui viveva Ormando, come aveva avuto cura di testimoniare, era stato vilipeso e offeso tutta la vita. E aveva sofferto, come soffrono gli emarginati.

Povero Alfredo e, soprattutto, povere tutte le persone sentono il bisogno di essere accettate da una congrega religiosa per sentirsi parte dell’umanità.

La soluzione non è far dialogare religioni e omosessualità, ma operare e far evolvere la società per realizzare un mondo in cui  le persone non sentano più la necessità in un orpello inutile e dannoso come la religione. 

Credo che parlare di “dialogo con la religione” raccontando la  protesta estrema di Alfredo Ormando, non sia un bel modo di onorarne la memoria.

 

Per saperne di più sul gesto di

 Alfredo Ormando e sulle reazioni della chiesa cattolica