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Invictus: l’ultimo film di Clint Eastwood é sul rugby

Perché dobbiamo aspettare fino a febbraio???

dal Trailer di Invictus
dal Trailer di Invictus

Clint Eastwood ha fatto un nuovo film e, udite udite, parla di rugby! E’ la storia della decisione di Nelson Mandela di affidare al rugby (lo sport più razzista del Sudafrica) il compito di creare un’unità nazionale interrazziale. Un film che ha come protagonisti Morgan Freeman (Nelson Mandel) e Matt Damon (Francois Pienaar), con la regia di Clint Eastwood che migliora ad ogni film, man mano che invecchia.

Che si può desiderare di più? Niente, solo che in italia Invictus uscira in febbraio!

Quali insensate politiche commerciali avranno determinato l’uscita di Invictus nelle sale italiane per febbraio? Qualcuno dice per la vicinanza della notte degli oscar, qualcun altro dice che è per non far cannibalizzare il film dai cinepanettoni di Natale. E se fosse per uscire in concomitanza con il torneo delle Sei Nazioni, la massima espressione del rugby continentale?

Ma, forse non sapremo mai la vera ragione, ma mentre il resto del mondo si sta già godendo l’intero film, noi dobbiamo accontentarci del trailer di Invictus in Italiano.

Ad Arezzo uno su due beve acqua di rubinetto. E allora?

Si beve più acqua di rubinetto ad Arezzo o a Belluno?

acqua di rubinetto
acqua di rubinetto

Giorni, ascoltando la radio, fa avevo sentito un bel servizio che parlava di Arezzo la città in Italia dove si beve di più acqua di rubinetto. Basta fare una ricerca su Google per trovare conferma in un gran numero di articoli

  • Arezzo sceglie il rubinetto
  • Ambiente. Arezzo beve solo l’acqua del rubinetto
  • La svolta di Arezzo la città preferisce l’acqua del rubinetto
  • Arezzo sceglie il rubinetto. Un cittadino su due non beve acqua minerale

Durante la trasmissione, spiegavano molto bene le campagne di informazione fatte nel comune toscano, gli investimenti per migliorare il gusto dell’acqua, le macchinette distributrici installate nelle scuole. Tante belle cose che spiegavano le ragioni di questo risultato eclatante.

Però io ero – e sono tutt’ora – piuttosto perplesso.

Sono di Belluno (anche se abito a Modena) e tra le persone che frequento nella città dolomitica non conosco una sola persona che acquisti abitualmente acqua in bottiglia. A Belluno tutti bevono acqua di rubinetto. Io per primo, quando sono a Belluno bevo solo acqua di rubinetto e non mi viene neppure in mente di comprare acqua in bottiglia.

Ok. Lo so. Non è una statistica e neppure uno studio metodologicamente corretto, ma nel mio personalissimo campione il 100% dei bellunesi beve solo acqua di rubinetto.

Com’è possibile che Arezzo, dove “solo” un cittadino su due beve acqua di rubinetto, passi all’onor delle cronache come la città dell’acqua di rubinetto e invece Belluno – con il 100% – non sia nemmeno citata?

Per caso ieri sono arrivato su questo articolo che spiega una cosa molto semplice: ad  Arezzo l’acqua pubblica è stata privatizzata.

Comincio a pensare che questa notizia di Arezzo presentata come città che beve solo acqua di rubinetto sia semplicemente una notizia falsa.

Un paio di ricerchine e ho trovato su un blog un commento che segue un bel ragionamento.

[…] tutta questa enfasi nello spingere a bere acqua del rubinetto è dovuta al fatto che ad Arezzo l’acqua è stata privatizzata ed il proprietario è la ben nota multinazionale SUEZ. Naturalmente il principale effetto della privatizzazione è stato un aumento vorticoso delle bollette, divenute fra le più care d’Italia.
Comunque, pubblicizzare l’acqua del rubinetto ad Arezzo significa pubblicizzare il prodotto-acqua di SUEZ. […]

[…] presto in tutti i comuni d’Italia le multinazionali dell’imbottigliamento prenderanno possesso degli acquedotti e c’è da aspettarsi una massiccia campagna mediatica a favore dell’acqua del rubinetto, che però pagheremo a livello dell’acqua attualmente imbottigliata. Insomma, con o senza la bottiglia saranno gli stessi a ricevere i profitti sull’acqua che beviamo. Con l’acqua del rubinetto, però, le multinazionali risparmieranno le spese di imbottigliamento.

Interessante no?

Adesso che è passata la norma sulla privatizzazione dell’acqua, aspettiamocene delle belle su questo argomento e stiamo molto all’erta perchè le notizie sull’acqua sono molto manipolate

La svolta di Arezzo la città preferisce l’acqua del rubinetto

Sorge da Arcore il sol – Caro Silvio sei il re

Kim il Sung
Kim il Sung

Ho appena visto su Glob (la trasmissione condotta da Bertolino) un video molto divertente con un inno per Berlusconi. E’ una parodia ovviamente, ma di cosa? Di una canzone per Kim Jong Il, il dittatore Nord Coreano, figlio di Kim il Sung.

Ecco il filmato tratto da Glob, l’osceno del villaggio.

 

 

 

(17 dicembre 2011)
La RAI non dà al possibilità di fare l’incorporamento e il video che prima era su youtube non funziona più. Per vedere il video bisogna andare qui. Che palle!

Ovviamente, per fare il confronto, ho riportato anche l’originale inno nord coreano in onore di kim jong il

Probabilmente l’idea è venuta da un analisi dell’inno fatto per sostenere il Nobel per la pace a Berlusconi. In quell’articolo si sostiene che gli inni per Berlusconi sono intercambiabili con quelli che celebrano Kim il Sung.

La guerra civile fredda

La guerra civile fredda:

G Sonego ha inserito La guerra civile fredda nella libreria
G Sonego ha commentato La guerra civile fredda

Il commento su anobii

E’ un libro divertente, ma soprattutto un’ottima analisi della comunicazione politica in Italia. Luttazzi ci spiega, perché siamo governati da Berlusconi e non ci fa più neppure male.

Come sempre intelligente, dissacrante, illuminante e volgarissimo.

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Troviamoci anche un neo…
In alcune parti ha ripreso quanto elaborato sul suo blog negli ultimi mesi. Nulla di male (a parte l’effetto deja-vu) però molto spesso c’è solo un copia e incolla molto brutale

Se metti il link ad una vignetta, la cosa funziona in Internet, ma (ovviamente) non ha alcun senso su un foglio di carta. Avrebbe dovuto riportare le vignette.

Stessa cosa per i filmati. Se stai ragionando su un video in rete, non puoi, su carta, riportare il link al filmato. Come minimo devi descrivere quanto accade in quel video, altrimenti non si capisce nulla.

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Bibliografia.
Mi interessa molto approfondire i temi della narrazione emotiva. Ma non c’è alcuna bibliografia. Peccato.

 

L’ho finito: è eccezionale.

Compratelo per voi o regalatelo!

 

Esercizio: l’acrostico.

Anche ieri sera sono andato corso di scrittura. Ero stato a Milano per visitare lo IAB (Internet Advertising Bureau) la più importante manifestazione sulla pubblicità in rete.  Sono arrivato tardi e un po’ stravolto. Non riuscivo a scrivere. Non avevo idee.

Poi, verso la fine, ci hanno dato da fare qualche acrostico, quel giochino di comporre una frase usando la sequenza di lettere che formano una parola. A noi hanno chiesto di fare degli acrostici usando il nostro nome.

Il giorno prima c’era stata la sentenza che sanciva il diritto di richiedere la rimozione del crocifisso dalle aule di scuola. Chissà se è per questo motivo che tra i vari acrostici me n’è uscito uno che mi piace molto.

G-iovanni

I-rride

O-gni

V-erità

A-ssoluta.

N-aturalmente

N-acque

I-lluminato!