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La liberazione

” Cesare” Berlusconi. Quanto durerà? Fino all’autunno? Mangerà il panettone a Natale come premier? O sarà giustiziato in Primavera? 74 anni, una vita piena di eccessi, il logorìo di un’attività sempre di vertice. E com’è? D’acciaio? Bruto “Fini” ha vibrato il primo colpo. Altri ne seguiranno. Il popolo lo abbandonerà come abbandona sempre gli sconfitti. Non lo appenderanno per i piedi. Forse non andrà nemmeno ad Hammamet. Probabilmente, e semplicemente, rimarrà solo e dimenticato, con le escort che potrà indubbiamente ancora permettersi.

E noi saremo liberati da un incubo.

Fini? Troppo tardi!

Caro Gianfranco,

la tua opposizione al padre-padrone silvio berlusconi, accentuatasi sempre più negli ultimi tempi (roba da far impallidire il PD, che non l’ha mai fatta), puzza comunque di bruciato e di opportunismo.
Infatti, tutti si dovrebbero chiedere:

dov’era Gianfranco quando, per esempio, è stoto votato il decreto “salva Rete4″?
Dov’era Gianfranco quando, per esempio, è stata votata la depenalizzazione del falso in bilancio?
Dov’era Gianfranco quando, per esempio, è stata votata la legge sul “legittimo sospetto”?
Dov’era Gianfranco quando, per esempio, è stata votata la legge sulle rogatorie internazionali?
Dov’era Gianfranco quando, per esempio, sono state approvate tutte quelle altre leggi-porcata per le quali ogni italiano dovrebbe essersi vergognato, e vergognarsi, del proprio Parlamento?

Caro Gianfranco,

non ti sembra un po’ tardiva, anche se benvenuta, la tua mutazione? O è solo frutto di un malcelato intento di “successione”?

Fisicamente inarrivabili, unitamente ad un tasso tecnico fuori portata, oggi come oggi, per qualsiasi altra nazione gli All Blacks sono di un altro pianeta. Salvo poi smentirsi nell’ambito della futura coppa del mondo.
Neozelandesi aiutati forse da un arbitro attento a tratti, che è sembrato il figlio delle incertezze della nazionale rugbistica del suo Paese: il Sudafrica.
Oggi è lecito ed onesto lasciare da parte qualsiasi “se” ed ogni “ma”: i neozelandesi sono una spanna sopra tutti gli altri.
La parola, prossimamente, ancora al campo di gioco

Tri Nations: chi fermerà gli All Blacks?

L’Australia, oggi, ha subito una delle più significative sconfitte della sua storia nei confronti degli All Blacks. E per fortuna che i tuttineri hanno concesso qualche giocata all’avversario, in virtù di alcune rilassatezze dovute all’evidenziarsi di un punteggio che, talvolta, aveva il sentore di una marea dilagante.

Fisicamente inarrivabili, unitamente ad un tasso tecnico fuori portata, oggi come oggi, per qualsiasi altra nazione gli All Blacks sono di un altro pianeta. Salvo poi smentirsi nell’ambito della futura coppa del mondo.
Neozelandesi aiutati forse da un arbitro attento a tratti, che è sembrato il figlio delle incertezze della nazionale rugbistica del suo Paese: il Sudafrica.
Oggi è lecito ed onesto lasciare da parte qualsiasi “se” ed ogni “ma”: i neozelandesi sono una spanna sopra tutti gli altri.
La parola, prossimamente, ancora al campo di gioco