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Ad Arezzo uno su due beve acqua di rubinetto. E allora?

Si beve più acqua di rubinetto ad Arezzo o a Belluno?

acqua di rubinetto
acqua di rubinetto

Giorni, ascoltando la radio, fa avevo sentito un bel servizio che parlava di Arezzo la città in Italia dove si beve di più acqua di rubinetto. Basta fare una ricerca su Google per trovare conferma in un gran numero di articoli

  • Arezzo sceglie il rubinetto
  • Ambiente. Arezzo beve solo l’acqua del rubinetto
  • La svolta di Arezzo la città preferisce l’acqua del rubinetto
  • Arezzo sceglie il rubinetto. Un cittadino su due non beve acqua minerale

Durante la trasmissione, spiegavano molto bene le campagne di informazione fatte nel comune toscano, gli investimenti per migliorare il gusto dell’acqua, le macchinette distributrici installate nelle scuole. Tante belle cose che spiegavano le ragioni di questo risultato eclatante.

Però io ero – e sono tutt’ora – piuttosto perplesso.

Sono di Belluno (anche se abito a Modena) e tra le persone che frequento nella città dolomitica non conosco una sola persona che acquisti abitualmente acqua in bottiglia. A Belluno tutti bevono acqua di rubinetto. Io per primo, quando sono a Belluno bevo solo acqua di rubinetto e non mi viene neppure in mente di comprare acqua in bottiglia.

Ok. Lo so. Non è una statistica e neppure uno studio metodologicamente corretto, ma nel mio personalissimo campione il 100% dei bellunesi beve solo acqua di rubinetto.

Com’è possibile che Arezzo, dove “solo” un cittadino su due beve acqua di rubinetto, passi all’onor delle cronache come la città dell’acqua di rubinetto e invece Belluno – con il 100% – non sia nemmeno citata?

Per caso ieri sono arrivato su questo articolo che spiega una cosa molto semplice: ad  Arezzo l’acqua pubblica è stata privatizzata.

Comincio a pensare che questa notizia di Arezzo presentata come città che beve solo acqua di rubinetto sia semplicemente una notizia falsa.

Un paio di ricerchine e ho trovato su un blog un commento che segue un bel ragionamento.

[…] tutta questa enfasi nello spingere a bere acqua del rubinetto è dovuta al fatto che ad Arezzo l’acqua è stata privatizzata ed il proprietario è la ben nota multinazionale SUEZ. Naturalmente il principale effetto della privatizzazione è stato un aumento vorticoso delle bollette, divenute fra le più care d’Italia.
Comunque, pubblicizzare l’acqua del rubinetto ad Arezzo significa pubblicizzare il prodotto-acqua di SUEZ. […]

[…] presto in tutti i comuni d’Italia le multinazionali dell’imbottigliamento prenderanno possesso degli acquedotti e c’è da aspettarsi una massiccia campagna mediatica a favore dell’acqua del rubinetto, che però pagheremo a livello dell’acqua attualmente imbottigliata. Insomma, con o senza la bottiglia saranno gli stessi a ricevere i profitti sull’acqua che beviamo. Con l’acqua del rubinetto, però, le multinazionali risparmieranno le spese di imbottigliamento.

Interessante no?

Adesso che è passata la norma sulla privatizzazione dell’acqua, aspettiamocene delle belle su questo argomento e stiamo molto all’erta perchè le notizie sull’acqua sono molto manipolate

La svolta di Arezzo la città preferisce l’acqua del rubinetto

Ladri golosi rubano Nutella in un asilo di Belluno

Dei ladri golosi si hanno rubato pochi soldi e molti dolci all’asilo nido di via Mur di Cadola. La notiza ha avuto un discreto seguito anche su Facebook, forse perchè il gruppo di fan della nutella ha più di 3.000.000 di iscritti.

A me invece la notizia era proprio sfuggita. Forse perchè da qualche anno ho trovato una crema spalmabile alla nocciola e cioccolato che mi piace ancora di più della Nutella?

Sì, lo so che sembra impossibile, ma esiste per davvero! E’ la crema Novi.

Preso dall’entusiasmo ho anche creato un gruppo Facebook sulla Crema Novi


Fonte: Ladri anche all’asilo nido: rubati 90 euro, merendine e quattro vasetti di nutella | Corriere delle Alpi

All’asilo nido di Via Mur di Cadola

Ladri anche all’asilo nido: rubati 90 euro, merendine e quattro vasetti di nutella

Le educatrici hanno trovato le stanze a soqquadro. Sul posto gli agenti di polizia e la scientifica

di Paola Dall’Anese

BELLUNO. I ladri tornano all’asilo nido di Mur di Cadola. Ieri, all’apertura della scuola dopo il week end, le educatrici hanno trovato le stanze a soqquadro. Misero il bottino: oltre a un centinaio di euro, i soliti ignoti hanno portato via quattro vasetti di nutella, una confezione di succo d’arancia e una torta al limone.

Il sindaco di Belluno Prade sfiduciato dalla maggioranza. Forse si torna a votare in Marzo

Il sindaco di Belluno Prade sfiduciato dalla maggioranza. Forse si torna a votare in Marzo: Con 15 voti a favore, 22 contrari e 2 astenuti, la manovra di bilancio è stata bocciata dal consiglio comunale di ieri. Ora il sindaco Antonio Prade ha 20 giorni di tempo per salvare la sua amministrazione, ma la situazione appare vicina all’irreparabile. Il voto sfavorevole sfiducia Prade, unico sindaco del Pdl di un capoluogo Veneto e il Comune di Belluno si trova a un passo dal commissariamento e da un nuovo voto amministrativo a fine marzo

Insegnante precario si veste da sposa per festeggiare 25 anni di precariato

Nozze d’argento per Fabrizio Pra Mio, insegnante precario da un quarto di secolo

Questa mattina leggo il giornale e trovo questa notizia provienente da Belluno: un insegnante zoldano (Fabrizio Pra Mio) si è presentato a ritirare la nomina vestito da sposa per simboleggiare il traguardo raggiunto di 25 anni di precariato.

L’insegnante è arrivato a Belluno e ha sfilato per le vie cittadine in abito bianco, con codazzo di bambini. Non è il primo anno che celebra la nomina con un travestimento.

La prima volta dopo 19 anni, convinto di aver raggiunto la vetta, si è vestito da scalatore con casco e imbragatura.

Poi da Eolo, dio dei venti.

Ma niente da fare. L’anno successivo, sperando in un incantesimo che non è arrivato, si è vestito da Mago Merlino.

Poi un’altra performance: 22 barattoli con in nomi di tutte le località in cui ha insegnato per ventidue anni.

Al compimento dei suoi 46 anni si è vestito da Valentino Rossi.

L’anno scorso da alunno, con grembiulino azzurro e fiocco.

Il precario vestito da alunno
Il precario vestito da alunno

Quest’anno, ha raggiunto 25 anni di precariato e ha pensato bene di vestirsi da sposa.

La consegna dei confetti
La consegna dei confetti

Ha dichiarato: “Sono pronto a divorziare dal precariato e sposare una cattedra per sempre”.

L’articolo sul Gazzettino

Torneo dell’Alpago di Touch Rugby

Questo weekend siamo andati a Puos, per un’occasione speciale: il torneo di Touch Rugby dell’Alpago che fa parte del campionato italiano.  Io e Silvia abbiamo giocato e uno scampolo di partita l’ha fatto anche Francesco che ha difeso molto efficacemente contro avversari più grandi di lui!

Nella squadra di casa, gli Orange, giocava Roberto.  In semifinale ci siamo incontrati e gli Orange hanno vinto. Roberto era contentissimo anche se non è mai riuscito a superare la linea difensiva di Silvia che lo ha bloccato in un paio di occasioni.

Durante la giornata sono arrivati a salutare diversi amici e parenti e la mamma è rimasta quasi tutto il giorno, con Zar. E ha fatto pure il tifo.

Dopo il torneo c’è stata la cena tutti insieme. Insomma proprio una bella giornata.

Ma anche domenica, a Belluno, non è stato male.

Alcuni dei compagni di squadra sono venuti a fare un giro veloce in città. Qui abbiamo incontrato Alessandro, uno dei nostri avversari del giorno precedente, che ancora una volta si è rivelato un ospite squisito. Grazie a lui abbiamo mangiato bene e senza svenarci. Ha pure regalato a tutti i touchers di Modena un libro su Belluno. E pagato il gelato.

Tirando le somme: un bellissimo fine settimana. Peccato per la classifica finale: siamo arrivati “solo” terzi. Gli avversari erano forti e noi abbiamo perso Paul, il nostro miglior giocatore, per un infortunio che lo terrà fermo per un po’.

Mi sa che il tocco l'ho preso...
Mi sa che il tocco l'ho preso...

Il momento della premiazione
Il momento della premiazione

Una foto con Robi il pirata
Una foto con Robi il pirata

Altre foto del torneo Alpago in Touch 2009