Category Archives: Varie

I domiciliari di Berlusconi. Senza saperlo sono ai domiciliari anch’io.

See on Scoop.itSocietà e Politica

10 APRILE, in realtà solo data inizio lavori, Silvio Berlusconi (nella foto) comincerà a trattare sulla sua pena a un anno di reclusione.È questo il primo giorno d’udienza, indicata nel calendario (gergo giudiziario) dei “liberi sospesi”, i condannati in via definitiva ma in libertà in quanto soggetti a una sanzione che consente loro di accedere a misure alternative alla detenzione, come l’affidamento ai servizi sociali. Alla fine è arrivato il turno del Cav per rientrare in quell’elenco stilato dal Tribunale di sorveglianza di Milano e i cui tempi si attestano di media su un anno di attesa. In questo caso, qualche mese in meno, visto che l’ex premier è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione, per la frode fiscale Mediaset, il primo agosto 2013, a quattro anni di relcusione, di cui tre coperti da indulto.
[…]

DA QUEL MOMENTO, Berlusconi, oltre a dare seguito all’attività concordata, dovrà tenere d’occhio alcune prescrizioni standard: divieto di frequentare pregiudicati, in casa dalle 11 di sera alle 6 del mattino, proibiti i viaggi all’estero (è senza passaporto), ma anche sconfinare dalla Lombardia (dove ha eletto luogo di domicilio per l’affidamento), salvo documentare necessità eccezionali e ottenere autorizzazione dall’Ufficio esecuzione pene (Uepe) con cui dovrà stare costantemente in contatto. A percorso ultimato, che per Berlusconi sarebbe di 10 mesi e 15 giorni (dopo i primi sei mesi di affidamento giudicati positivi si scontano 45 giorni), la pena sarà dichiarata estinta.

Giovanni Sonego‘s insight:

Leggiamo bene in cosa consisteranno gli arresti domiciliari di Berlusconi.

 

Vietato frequentare pregiudicati. E qui ci siamo, anch’io non li frequento. Non è mia abitudine.

 

Obbligo di restare in casa dalle 11 di sera alle 6 di mattina. E anche qui ci siamo. Con ‘sta crisi,non esco mai neanch’io

 

Proibiti i viaggi all’estero. Sono due anni che non mi muovo dall’Italia. 

 

In definitiva: non lo sapevo, ma devo essere stato messo ai domiciliari anch’io. 

See on qn.quotidiano.net

Of little faith: world’s most dangerous places for atheists – Channel 4 News

See on Scoop.itSocietà e Politica

As an Afghan citizen who is an atheist secures UK asylum for religious reasons, Channel 4 News looks at some of the countries where it is illegal to have no faith.

Giovanni Sonego‘s insight:

Quando si pensa in quali paesi l’apostasia e la blasfemia siano punite con in carcere, il pensiero corre immediatamente ai paesi islamici. Ma sono numerosi i paesi europei che prevedono pene piuttosto severe per il reato di bestemmia: Danimarca, Germania, Grecia, Islanda, Malta, Polonia e Russia. Anche fino a 3 anni.

 

Questo articolo è stato pubblicato dopo che un cittadino afgano ateo ha chiesto asilo politico nel Regno Unito per motivazioni religiose.

Domanda. Un tedesco o un polacco condannati per aver bestemmiato nel loro paese, potrebbero ottenere asilo politico in Italia? 

See on www.channel4.com

Con lo scolapasta in testa: così giura il primo politico pastafariano

See on Scoop.itSocietà e Politica

Christopher Schaeffer, eletto nella città di Pomfret, è un adepto della «religione» che combatte l’insegnamento obbligatorio del credo creazionista ed evoluzionista

Giovanni Sonego‘s insight:

A grandi passi procede l’avanzata del Pastafarianesimo, la chiesa il cui unico dogma è il rifiuto del dogma. Dopo aver ottenuto in Austria il diritto di poter esibire nella carta d’identità la propria foto mentre si indossa il copricapo tipico di questa religione (un colapasta) ecco arrivare dagli Stati Uniti la notiza dell’elezione del primo politico Pastafariano

 

La cosa più divertente di questa notiza è che questo uomo politico è stato eletto nella città di Pom Frét.

See on www.corriere.it

Un giorno da lupi sull’Appennino Modenese

See on Scoop.itNotizie Farlocche

Un giorno da lupi sull’Appennino Modenese

Giovanni Sonego‘s insight:

Commentando in Notizie Farlocche it un articolo di Daniele Chieffi http://sco.lt/6Kw4WX concludevo dicendo che per migliorare la qualità dell’informazione in rete bisogna migliorare non soltanto la "qualità di chi scrive", ma anche la "qualità di chi legge".

Ma come si fa ad aumentare la qualità dei lettori?

Sabato ho partecipato all’evento "Un giorno da lupi" e mi pare sia stato un ottimo esempio di come si possa "migliorare il lettore".

 

Sono intervenuti tre esperti che hanno parlato del lupo, dell’informazione che ruota intorno a questo splendido animale, e dei metodi di prevenzione o di rimborso elaborati per aiutare gli allevatori a proteggere i propri animali. 

Tra i partecipanti, cacciatori e animalisti, curiosi (come il sottoscritto) e veterinari, guardie forestali e naturalisti. Credo che alla fine della giornata (alla mattina relazioni, al pomeriggio escursione) tutti i partecipanti avessero acquisito una maggiore conoscenza del lupo appenninico e anche la capacità di distinguere al volo articoli di scarsa qualità. 

See on www.modenatoday.it

I blog e il tramonto della qualità dell’informazione

See on Scoop.itNotizie Farlocche

Cosa si fa se si pubblica una notizia sbagliata o non corretta? Si corregge, è ovvio, si dirà. Sì, è ovvio ma non nel mondo dell’informazione online. Il sistema dell’informazione digitale ha consol…

Giovanni Sonego‘s insight:

Post di Daniele Chieffi pieno di spunti interessanti originati da una domanda "Cosa si fa se si pubblica una notizia sbagliata o non corretta?". Le rettifiche spesso non ci sono e quando ci sono sono inefficaci. Scrive l’autore: "Non si può certo andare a riprendere, una per una, le persone che sono entrate in contatto con il post errato ed è fantascienza pensare che chi abbia letto una volta torni a vedere se ci sono modifiche". 

Quindi Chieffi dice che i blogger devono essere consapevoli che stanno facendo informazione e che devono migliorare la qualità di quanto scrivono, rispettando le più elementari norme deontologiche altrimenti danneggiano pesantemente l’intero sistema dell’informazione in rete.

E fin qui, cioè che chi scrive deve migliorare la qualità di quanto propone, verificando, documentandosi, e magari contando fino a 100 prima di pubblicare, ci sta.

Altre osservazioni mi lasciano un po’ più perplesso. Dice ancora Chieffi "se sono parte in causa di un articolo, di un’informazione ho il diritto di essere interpellato prima e quantomeno di vedere la mia posizione pubblicata.". 

Mah…. Come fa rilevare Gluca in uno dei commenti "posso scrivere che secondo me un prodotto fa schifo o dovrei discutere il post prima con l’azienda?". Io dico di sì e sono sicuro che queste informazioni sono spesso più utili di quelle ufficiali, che rappresentano la versione dell’azienda o comunque mediata. 

Bisogna anche tenere conto che, specialmente nel caso dei "potenti" (aziende o politici che siano), la loro posizione hanno 1000 e 1000 occasioni per ribadirla tutti i santi giorni. 

Non so neanche se sia giusto distinguere tra blogger e giornalisti. Ci sono blogger che prima di pubblicare qualunque cosa verificano le fonti, ragionano, riflettono e magari si confrontano e riescono a produrre informazione di qualità.

 

Al contrario ci sono tanti giornalisti certificati che usano le loro capacità per veicolare informazioni false, faziose e calunniose. (Sallusti, Farina… tanto per dirne un paio che mi stanno particolarmente antipatici)

Quindi non trovo giusto scaricare tutta la responsabilità della scarsa qualità del sistema dell’informazione in rete sui blogger, quando ci sono "professionisti" che fanno peggio e con megafoni più potenti…

Devono migliorare i blogger, ma devono migliorare anche i giornalisti professionisti. 

Penso però che il vero salto di qualità sarà determinato dal "miglioramento dei lettori". Spero che cresca in fretta una generazione di lettori più consapevoli, che abbia gli strumenti e le abitudini pe poter distinguere al volo le puttanate dall’informazione di qualità. Lettori dotati di forte spirito critico e sano scettiscismo, in grado di affossare le calunnie e le falsità più evidenti e di selezionare (e propagare) l’informazione stimolante e di qualità.

Se aumenteranno i lettori esigenti (magari pronti a stroncare blogger o giornalisti cazzari) anche chi pubblica sarà "costretto" a migliorare la qualità di ciò che pubblica.

See on olmr.wordpress.com