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La mappa delle strade più pericolose d’Italia – Wired

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Il grande raccordo anulare di Roma è la più pericolosa delle strade italiane. Roma è in testa seguita da Genova, Modena, Rimini, Napoli, Milano e Bologna.

Giovanni Sonego‘s insight:

Queste classifiche per numeri assoluti mi sembra abbiano poco senso. Roma sembra pericolosissima: nel suo comune ci sono stati 2.266 incidenti. Al secondo posto Genova con 355, e poi Modena con 327.

 

Ma se proviamo a tener conto anche del numero di abitanti di ogni comune le cose cambiano. Il comune di Roma ha 2.649.724 abitanti, quello di Genova ne ha 589.269 e Modena 183.889. Quindi Roma ha avuto 0,85 incidenti ogni 1.000 abitanti, mentre Genova 0,60 e Modena ne ha avuti 1,78.

Decisamente più pericoloso girare per Modena che per Roma, mi sembra. 
 

Non che sia facile analizzare dati sugli incidenti. Difficile definire anche il concetto stesso di pericolosità, ma bisognerebbe tener conto anche di altri fattori, come ad esempio i veicoli circolanti e i chilometri percorsi da ogni veicolo. 

 

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Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle chiese Metodiste e Valdesi

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Sito web ufficiale della Chiesa Evangelica Valdese, Unione delle chiese metodiste e valdesi. Il sito contiene argomenti di attualità, opinioni, l’organizzazione ecclesiatica e la ricerca delle chiese e delle opere in Italia.

Giovanni Sonego‘s insight:

Anche nel 2013  la Tavola Valdese ha commissionato all’Istituto di sondaggi GfK Eurisko rilevazioni su alcuni aspetti della religiosità nel nostro Paese. Ecco le statistiche, dalle quali emerge il fatto che i non credenti sono il 15%, circa 3 volte più numerosi dei credenti di tutte le religioni diverse dalla cattolica. 

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Permalosi a Papozze

Animalisti e insettalisti

Animalista non è sinonimo di insettalista. Come mai?

Gli animalisti ci pensano mai alla fine atroce di una zanzara che muore per avvelenamento, o spiaccicata sul muro della camera da una ciabattata o fulminata da una scarica elettrica? O alla mosca e alla sua lenta agonia mentre cerca  di staccarsi dalla carta moschicida? Come mai soffochiamo le zecche nel petrolio? Vi siete mai chiesti perché i moscerini che vi finiscono in bocca mentre pedalate vi fanno solo schifo, e non vi ispirano compassione per il loro terribile destino? Perché alcuni animali godono di maggiori protezioni di altri? Perché non ci facciamo tanti scrupoli quando si tratta di eliminare zanzare o mosche? Perché ci dobbiamo sentire  in dovere di proteggere gli animali con il musetto simpatico e non quelli brutti?

Una simpatica tenia prima dell’esecuzione

Scusate lo sfogo, ma è un periodo che mal sopporto gli animalisti. Specialmente con quelli che vorrebbero farmi diventare vegetariano.

È morto Silvio Berlusconi

Silvio Berlucosoni operaio e l’omonimo premier

La notizia è vera, ma non si tratta di Silvio Berlusconi presidente del consiglio. Purtroppo si tratta soltanto di Silvio Berlusconi, operaio tessile di Veniano in provicia di Como, un elettore di centro sinistra che da tempo condivideva il proprio nome con il premier più sputtanato del pianeta. Una persona mite e gentile che ironizzava sull’omonima, come si può leggere in questa intervista del 2006. (*)

Il vero Silvio Berlusconi operaio, una persona di 57 anni amante della montagna, è scivolato su un lastrone di ghiaccio, mentre saliva in un sentiero che conduce alla capanna di Menaggio, sulle montagne comasche. Un volo di trenta metri che non gli ha lasciato scampo.

Se volete sapere qualcosa in più di come quest’uomo viveva l’ominimia con il presidente del consiglio, potete leggere questo pezzo del 2000.

Silvio Berllusconi è morto sulla strada verso questo rifugio

Ma questa omonimia è molto pesante e la notizia della morte di Silvio Berlusconi è rimbalzata subito sulla rete e decine di siti l’hanno riportata. Tra questi segnaliamo:


Era già accaduto anche in passato

Non è la prima volta che la notizia della morte di Berlusconi circola viralmente in rete.

Nel 2006 l’annuncio dal titoli come «Berlusconi tragedia» o «L’omicidio di Berlusconi» o ancora «Berlusconi assassinato» o «La morte di Berlusconi”è morto berlusconi” invogliava a cliccare su un link contenuto in un messaggoi di posta elettronica, che però, nascondeva un trojan. Il fatto che la notizia della morte berlusconi nascondesse un trojan è sinistramente profetica.,

Ancora. Nel 2009, la notizia della morte di Berlusconi, si accompagnava ad una ben imitata pagina di Repubblica, con che ironicamente scherzava sull’annuncio. Anche qui, una profezia ben azzeccata: uno dei finti articoli diceva: Misteri sui motivi del decesso. Si parla di giochi con una 18enne.

Insomma, di tanto in tanto,  la notizia della morte di Silvio Berlusconi si propaga velocemente tra i mille canali di internet, segno di una grande attesa per l’evento tra gli oppositori del dittatore del Bunga-Bunga.

Ma anche per questa volta bisognerà rimettere lo champagne in frigo.

(*) Articolo non più presente sul sito.