Green River, nello Utah

Oggi abbiamo fatto la piu’ bella strada dall’inizio del viaggio. Siamo partiti da vicino al Bryce Canyon, dove abbiamo dormito, e ci siamo diretti verso il parco nazionale di Arches, percorrendo la strada 12. Un panorama piu’ bello dell’altro. Con cervi ai bordi delle strade, boschi, deserti, pinete, montagne fino a 3200 metri di quota. Uno spettacolo. E per finire, verso il tramonto, la valle dei Goblin. Un posto di concrezioni fantastiche. Prima o poi alleghero’ qualche foto.

Per il momento potete vedere qualcuna delle foto fatte da Francesco, con la sua macchinina digitale.

Il computer che abbiamo usato nel motel dove abbiamo dormito era il più ingroppato di virus che io abbia mai visto. Però, c’era anche l’antivirus e io l’ho lasciato andare. Dopo un’oretta, quando aveva fatto tutta la scansione, ho detto al tipo obeso del motel: “Ehi, guarda che questo computer è pieno di virus. Se clicchi OK sulla videata che c’è sullo schermo, puoi fare un po’ di pulizia”, ma quello ha boffonchiato qualcosa del tipo “Non è un problema, lo so che è pieno di virus” e ha cliccato su Cancel.

La fabbrica della Levi\'s a San Francisco

La fabbrica della Levi’s in una delle foto di Francesco

2 thoughts on “Green River, nello Utah”

  1. Era ora di sentire delle notizie positive, figo!
    Mi dispiace che dalla gnolland non si riescano a vedere le foto di Francesco (sto czo di firewall), ha sempre una visione particolare delle cose.
    Siete pronti per il 4 luglio?, se potete passatelo in una citta’ dove fanno la sfilata. “eschiusmi, du iu ev a pareid in zis taun for the forz ov giulai?” La sfilata e’ tutta diversa dalle nostre: ci sono i militari ma anche le nonne, gente vestita da cesso chimico e le celebrita’ locali. Quando ero ad Ashland sfilava il nonno de “la casa nella prateria”, uno così famoso che ancora si chiedono se avesse mai girato una puntata. Poi da veri americani dovreste comprarvi un barbecue portatile, andare al parco cittadino e aspettare i fuochi. Che grande paese!
    Sono passato davanti a casa vostra, vi farà piacere sapere che esiste ancora.
    Qua e’ una settimana che non guardo il telegiornale, mi sento già meglio, se chiudo gli occhi il cavalier banana non esiste’ piu’.

  2. Purtroppo il quattro luglio arriveremo a Milano, e quindi a Modena, dove non sanno che farsene della festa nazionale americana…

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