Who wants to spend the night in a Walmart parking lot?
Giovanni Sonego‘s insight:
Walmart, la nota catena di discount statunitense, accoglie con favore i viaggiatori che, a bordo dei loro camper o di altri veicoli attrezzati alla bisogna, attraversano gli Stati Uniti e passano una notte nei parcheggi del supermercato. Sul sito walmart si dice che i camperisti sono tra i loro migliori clienti.
Ci sono alcune regole di galateo da rispettare, per esempio permanere solo un notte, non fare i barbecue esterni, fare qualche acquisto nel supermercato, che in fondo è un modo di ringraziare per l’ospitalità.
Il fotografo Nolan Conway ha scattato una un po’ di immagini di queste viaggiatori che hanno di trascorrere una notte in un luogo accogliente e sicuro come il parcheggio di Walmart.
E voi, camperisti o no, avete mai dormito in luoghi simili?
Animated gifs seem to be everywhere these days, but some gif creators are taking the visual experience of viewing quick clips of silent motion to another leve…
Giovanni Sonego‘s insight:
Sappiamo tutti che riusciamo a percepire il mondo in tre dimensioni perché i nostri due occhi si trovano ad una certa distanza l’uno dall’altro, e quindi inviano al cervello 2 immagini diverse. Ma la visione tridimensionale dipende solo da quello o c’è dell’altro?
Questo sito dimostra come sia possibile creare un formidabile effetto di tridimensionalità semplicemente aggiungendo due barre verticali ad un’immagine in movimento.
Ogni tanto, tra le mille banalità, capita di ascoltare una canzone che ti emoziona e pensi, che bella canzone, che bravo cantautore, che bravo poeta. E’ riuscito ad esprimere quello che sento, quello che vorrei dire al mondo, ma lo ha fatto mille volte meglio di quello che io riuscirei mai a fare.
E allora la ascolti più volte, la canzone, impari a cantarla e la fai risuonare nella tua testa finchè la impari a memoria e percepisci nettamente che quella canzone è parte di te.
Poi, quando vedi un tuo amico gli dici, hai sentito questa canzone? e gliela canticchi perché sei felice se anche lui può condividere con te la stessa emozione.
Ecco, non è una cosa che capita spesso neanche con le canzoni, ma è proprio quello che mi è successo oggi leggendo questo articolo di Elettra Deiana.
Quando vedrò i miei amici dirò, mi raccomando, leggete questo articolo, è fondamentale. Ed è quello che dico a voi che leggete questa breve presentazione.
Oggi, domenica 2 Febbraio 2014, è morto nel suo appartamento di Manhattan Philip Seymour Hoffman, grande attore americano (da “Capote” a “The Master”). Da subito sul web scatta il dubbio. “Sarà una…
Giovanni Sonego‘s insight:
Dispiace per la morte di questo bravo attore, ma la “bufala della bufala” è fantastica.
Prima ha cominciato a circolare la notiza che l’attore è morto. A velocità strepitosa Facebook e Twitter la diffondono, con parole di cordoglio e coccodrilli.
Ma se qualcuno avesse verificato, avrebbe trovato la notizia che si trattava di una bufala. E in molti devono averla fatto ‘sta verifica, perché – usando gli stessi social network – qualche ora dopo ha cominciato a propagarsil la smentita: “fermi tutti, non è vero che Seymour Hoffman è morto”.
E contemporanamente giravano le due notizie: quella della smentita e quella della morte, che a questo punto sembrava falsa.
Ma, in pochissimo tempo, è arrivata la smentita della smentita. Philip Seymour Hoffman è morto davvero.
A questo punto anche io che commento comincio ad avere qualche dubbio: quale sarà la notizia vera. La sensazione è che questo comico sia contemporaneamente vivo e morto. Altro che gatto di Schrödinger!