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Mazzoni, Begarelli e … Sgarbi

Per procedere con il finesettimana “culturale”, questa mattina sono andato con Silvia a vedere la mostra “Emozioni in terracotta“. Siccome lo zio di Silvia ha organizzato per anni un premio presepistico intitolato appunto a Begarelli, avevo già idea di chi fossero questi grandi scultori di terracotta.

E’ stata sicuramente una bella occasione per vedere tante opere di questi maestri della terracotta raccolte tutte insieme. La scultura in terracotta permette di raggiungere livelli di dettaglio impensabili per il marmo e poter osservare da vicino la ricchezza dei particolari è stato interessante ed emozionante.

La mostra durerà fino al giorno delle elezioni (7 giugno), ma parallelamente all’esibizione sono stati presentati due itinerari, uno nel centro di Modena e uno nelle città vicine, alla scoperta delle opere di questi due grandi artisti.

Prossima tappa la chiesa di Verica, vicino a Pavullo, che custodisce ben 9 statue di Begarelli.

verica_sansebastiano
San Sebastiano Verica

Prima di lasciare la mostra ho scritto un messaggio di solidarietà alla curatrice Francesca Piccinini che si era opposta alla visita notturna del privilegiato Vittorio Sgarbi, scatenando le sue ire, culminate con una richiesta di dimissioni.

 

(aggiornamento al 18 luglio 2008: il dominio mazzonibegarelli.it e il relativo sito non esistono più e ho rimosso tutti link. Che senso ha pubblicare siti molto ben fatti in domini che poi spariscono? Mah…)

Affresco di Toccafondo alla Biblioteca Delfini

Ieri pomeriggio, per evitare di farmi bloccare la tessera della biblioteca per l’ennesima volta, sono andato a restituire i tre libri che avevo in prestito. Volevo approfittare di questa occasione per assistere alla lettura di Ugo Cornia in occasione dell’inaugurazione del grande affresco di Gianluigi Toccafondo, dedicato allo scrittore modenese Antonio Delfini.

Cliccate sull’immagine per seguire la galleria sul sito del Carlino.

prima-sequenza-affresco-delfini
Sequenza Affresco Toccafondo

Polleggiando sul divano, però, mi sono addormentato, così sono arrivato tardi emi sono perso la lettura di Ugo. Mannaggia. Però ho potuto guardare l’affresco in una sala ormai deserta perchè tutti coloro che avevano partecipato all’inagurazione erano usciti per farsi una paglia o per andare a gozzovigliare in qualche enoteca o per vedere la mostra con i disegni originali di Toccafondo, alla galleria D406, vicino alla Pomposa.

Anche noi, con Ugo, Sandra, Gianfranco Mammi (che era un po’ che non incontravo) e altri amici siamo andati  vedere questa esposizione dei disegni ordinali di Toccafondo e poi a mangiare del salame.

Beh, a me questo affresco è proprio piaciuto. Il nome Toccafondo non mi diceva nulla (colpa mia, sono abbastanza ignorante sull’argomento) ma i disegni stile mi ricordavano qualcosa di già visto. Leggendo uno dei depliant distribuiti,  ho avuto modo di ricollegare Toccafondo alla pubblicità della Sambuca Molinari! Molto probabile che l’abbiate vista anche voi.

Se vi capita di venire a Modena, oltre al Duomo, fate un salto alla biblioteca e date un’occhiata all’affresco digitale dedicato ad Antonio Delfini.

Dormire in aereo (senza jetlag!)

In Svezia devono avere un po’ la mania di riadattare i vecchi aerei per gli usi più insoliti. Quando l’abbiamo attraversata per andare a Capo Nord, abbiamo visto questa strana stazione di servizio che usava un aereo dismesso per richiamare l’attenzione.

Stazione di servizio
Stazione di servizio

Beh, leggo or ora che, sempre in Svezia, hanno recuperato un aereo Boeing 747 e lo hanno trasformato  in albergo.

Un idea originale e che ha senz’altro il pregio di permettere di passare tante ore in aereo senza subire l’effetto del jet lag…

Aereo Albergo
Aereo Albergo