Category Archives: Satira

Morto Berlusconi

Ecco dove andrà Berlusconi dopo la sua Morte
Ecco dove andrà Berlusconi dopo la sua morte

Da un po’ di tempo ho sul mio blog un aggeggio che permette di vedere al volo gli ultimi accessi al blog: ora dell’accesso, quale sistema operativo e browser usava, su che pagina è arrivato e, soprattutto, la provenienza dell’utente. (Se ci date un’occhiata, probabilmente vi ritrovate …)

Tempo fa, ho riportato una falsa immagine di repubblica, in cui si celebrava la morte di Berlusconi.

L’articolo si è posizionato bene su Google quando si cerca “morto berlusconi” o roba simile.

Siccome, con lo strumento di visualizzazione degli accessi si vedono anche le frasi usate nella ricerca, ogni tanto vedo che qualcuno è arrivato sul sito cercando appungo “berlusconi morto” oppure “è morto berlusconi” o roba simile.

E io, ogni volta che vedo questi ingressi al blog, mi illudo per qualche secondo queste ricerche siano fatte perchè Berlusconi è morto davvero.

Purtroppo non è così.

Parodia automatica della canzone di Pupo, Emanuele Filiberto e il tenore

Geniale come sempre Metilparaben, che sul suo blog pubblica il

Generatore automatico di canzoni di Pupo e Emanuele Filiberto

Come funziona?

Molto semplice, si va sulla pagina e, ogni volta che la si ricarica, compare una nuova parodia della canzone che ha orripilato gli Italiani che hanno pensato di chiedere a gran voce il ripristino dell’esilio dei Savoia con tanto di Gruppo su Facebook. (Sono il 12° fan)

Chiedi lesilio dei Savoia su Facebook
Chiedi l'esilio dei Savoia su Facebook

Ecco uno dei testi che mi è uscito dal mitico generatore.

[PUPO]
Io credo sempre nel canguro
nella furbizia e nel fluoro
nel doppiomento che ci unisce
intorno alla nostra poltiglia
Io credo nelle polluzioni
di un popolo che non si stende
e soffro le masticazioni
di chi possiede un cane assente

[EMANUELE FILIBERTO]
Io credo nella mia tempura
e nella mia erezione
per questo io non ho paura
di far merenda col torrone
io sento battere più forte
il cuore della mia bestiola
che oggi più lungodegente
si cura contro la malaria

[CANONICI]
Sì, mi chiamano Fifì!
Per dire a mamma e a zio
Siberia amore mio!
No, io non scoreggerò
per dire a mamma e a zio
Sardegna amore mio!

[EMANUELE FILIBERTO]
Ricordo quando ero girino
viaggiavo con la fanteria
chiudevo gli occhi e immaginavo
di avere un punto nero in faccia

[PUPO]
Tu non potevi andare al mare
pur non avendo un detergente
ma mai ti sei paragonato
a chi scopava veramente

[CANONICI]
Sì, palpeggiami così!
per dire a Padre Pio
Siberia amore mio!
No, io non scatarrerò
per dire a mamma e a zio
Culonia amore mio!

[PUPO]
Io credo ancora nel prospetto
nell’onestà del coito orale
nel ragno ucciso per diletto
e in un paese più maiale

[EMANUELE FILIBERTO]
Sì, infilamelo qui!
per dire a Padre Pio
Calabria amore mio!

(anche questo, come la parodia di De Gregori fatta da Oreglio, è da ascoltare tenendo l’originale come base)

Flavio Oreglio: parodia di De Gregori su il Misfatto

Oggi è uscito “il Misfatto”, l’inserto satirico de “Il fatto quotidiano”

Ovviamente sono corso a comprarlo.  Promette bene.

Ricordate la “Leva calcistica della classe ’68“, la canzone di De Gregori che parla del ragazzino intimorito di fronte alla responsabilità di battere un calcio di rigore.  Beh, ecco il testo riveduto e corretto da Flavio Oreglio. Il testo l’avevo trovato sul suo blog, ma la pagina non risponde più.

Silvio guadagna dai palazzi in costruzione
Dalla TV dai quiz dai campi di pallone
Di barzellette ne sa più di cento
Le spara in ogni dove

Silvio cammina che sembra un uomo
Con le scarpette e l’imbottitura
Da vent’anni sfugge alla magistratura

Silvio non aver paura di cambiare la costituzione
Non è mica da questi particolari che si giudica un dittatore
Un dittatore lo vedi dal razzismo, dalla censura, dall’ipocrisia

E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai
Di oppositori finti che non si sono opposti mai
ed hanno appeso la falce a qualche tipo di muro
e adesso piangono dentro a un bar,
e sono capolista da dieci anni
in un partito che non han votato mai.
Chissà quanti ne hai corrotti, quanti ne corromperai.

Silvio capì fin dal primo momento,
il lodo Alfano lo faceva contento
decreti legge e voti di fiducia
per bypassare il Parlamento

Prese un partito che sembrava sfigato,
dal predellino lui l’aveva annunciato,
invitò il popolo ad andare a votare
e Veltroni disse “Si può fare”

Silvio non aver paura di cambiare la costituzione
Non è mica da questi particolari che si giudica un dittatore
Un dittatore lo vedi dal razzismo, dalla censura, dall’ipocrisia

Silvio se la caverà, anche se messo alle strette,
una velina lo terrà stretto stretto alle sue tette.

Vi consiglio di leggerla mentre tenete in sottofondo, l’originale di Francesco De Gregori.

http://youtu.be/702tXtKsvg4

 

Il sorriso di Berlusconi

Lo sappiamo tutti che il sorriso di Berlusconi è uno dei suoi punti di forza – almeno così crede. Perciò l’attentato a colpi di souvenir è stato particolarmente grave, proprio perchè ha avuto un effetto devastante sulla capacità di Berlusconi di mostrare le due file di denti.

Per far sorridere po’ su l’affranto popolo italiano, in questo momento di preoccupazione per le sorti del Premier, vi proponiamo un bellissimo ritratto – da Spinoza.it – in cui Berlusconi appare sorridente nonostante l’incerottatura che gli copre parte del volto.

L’opera pittorica sarà particolarmente apprezzata dai veneto-parlanti.

L'enigmatico sorriso di Berlusconi
L'enigmatico sorriso di Berlusconi

Mona Leso