Category Archives: Società

Luci e ombre

Il 2 aprile è morto il papa e oggi sono stati celebrati i solenni funerali. Per quasi una settimana il cadavere refrigerato sul catafalco è stato esposto alla “venerazione” di una numerosissima folla di fedeli e curiosi con croci e videofonini per foto ricordo. E’ stato usato mediaticamente dalla Chiesa per diffondere un po’ di fanatismo tra le folle, che ha sempre un effetto corroborante su qualsiasi religione, e per propagandare l’idea ogni cosa fatta da questo papa (e dalla Chiesa Cattolica) sia stata buona e giusta.

Certo, non si può negare che il papa abbia avuto anche dei meriti: si è battuto contro la guerra (non in Kossovo pero’), ha denunciato le storture del capitalismo e del liberismo, si è espresso per la liberazione di Giuliana Sgrena, Simona Pari, Simona Torretta, ha usato parole durissime contro la mafia. Pero’, nella sua carriera ci sono state anche contraddizioni e pecche, accuratamente occultate in questi giorni.

E’ stato difficile, in questi giorni, poter manifestare una qualsiasi forma di pensiero critico nei confronti dell’operato di Wojtyla. Mi sembra doveroso riportare un link all’articolo di Hans Küng una delle menti del Concilio Vaticano secondo, che evidenzia le grandi contraddizioni del papa oggi sepolto.

Giusto per concludere con una nota positiva, vi segnalo che, se anche voi siete stati infastiditi da questa deriva clericale e abitate a Roma, potete partecipare alla Veglia per la Laicità promossa dall’UAAR.

Le ridicole scuse del Manifesto

Nei giorni scorsi Bush ha vinto le elezioni contro Kerry. Il Manifesto ha pubblicato la notiza della vittoria … di Kerry! Evidentemente si è basato sugli exit poll e non sui dati reali. Ha fatto la copertina e gli articoli basandosi su una notizia non vera, senza neppure mettere in dubbio il risultato. Lo considero un esempio di pessimo giornalismo. Non ho scritto nulla, ma il giorno dopo, il Manifesto ha pubblicato una letterina di scuse ridicola. In questo modo ho avuto la certezza che non hanno neppure capito la gravità dell’errore commesso. A questo punto ho scritto una lettera. Me l’hanno pure pubblicata, ma confermo: non comprerò più quel giornale finchè il direttore non si dimetterà.

Ecco la lettera

Mi dispiace, ma non considero accettabile il trafiletto di scuse “Manifesto fuori orario” pubblicato ieri. L’errore commesso andando in edicola con quello sciagurato numero del 3 novembre e’ gravissimo e, come gia’ espresso ieri da molti lettori, compromette seriamente la credibilita del Manifesto. Un giornale gia’ considerato fazioso da molte persone non puo’ permettersi questi errori.

Dopo quella copertina, non ho scritto niente. Ero rattristato e in attesa di un passo doloroso, ma secondo me conseguente e inevitabile: le dimissioni di chi ha avuto la responsabilita’ di quel numero. Sarebbe stato forse l’unico modo per “rimediare”.

Invece, ieri, al posto della notizia delle dimissioni, ho letto in prima pagina uno sciocco trafiletto di inaccettabili scuse. Una risposta che mi induce a credere che abbiate sottovalutato la gravita’ dell’errore, confermando nello stesso tempo la superficialita’ con cui trattate i numeri.

Al bar o allo stadio ci si puo’ lasciar prendere dall’entusiasmo. Questo non puo’ e non deve accadere per un organo di informazione fino ad oggi considerato dai piu’ fazioso, ma serio e autorevole. Aggettivi questi ultimi che sara’ difficile associare al Manifesto, fino a quando non sara’ dato il segnale di un preciso cambio di direzione.

Rimango in attesa.

(Rif. su web archive)

Mandiamo Rete 4 sul satellite

Oggi sul Manifesto c’era la lettera di un lettore che diceva di aver provveduto a “desintonizzare” Rete 4, dal suo televisore. In questo modo, al meno in casa sua, le sentenze della Corte Costituzionale vengono applicate. :)

Mi e’ sembrata una buona idea e ho pensato di fare altrettanto. Percio’, appena sono arrivato a casa dal lavoro, ho provveduto subito ad eliminare rete 4 dal mio televisore. Ma gia’ mentre pistolavo tra le frequenze mi sono chiesto: “E adesso che ci metto su quarto bottone?” La cosa piu’ ovvia era di metterci una qualche TV del circuito “Europa 7”, ma nella mia zona (Modena) non ho capito se questa possibilita’ c’e’ oppure no.

Se qualcuno ha la risposta è invitato caldamente a scrivere un commento a questo post.

Nell’attesa di una eventuale risposta, vi dico cosa ho fatto io. Dove c’era Rete 4 ho piazzato una delle TV locali che hanno trasmesso gli spettacoli di Dario Fo contro la guerra e di Sabina Guzzanti dopo la censura. Hanno avuto coraggio e vanno premiati.

Rimane ancora un problemino. E’ ovvio che fin quando sui giornali, nella quarta colonna dei programmi televisivi troveremo i programmi di Rete 4, e magari pure le recensioni, saremo tentati di ritornare alla sintonia precedente, per dare una sbirciatina…

Sarebbe piu’ facile “resistere” alla tentazione se anche i quotidiani (almeno quelli che si dicono di opposizione) applicassero la sentenza della Corte Costituzionale evitando di pubblicare l’elenco dei programmi di Rete 4. Pensate a come sarebbe bello vedere, in quarta colonna, l’elenco dei programmi di Europa 7. O, in alternativa, una colonna “oscurata”. Così ho scritto al Manifesto. Chissà cosa faranno…

Parmalat e la campagna elettorale di Berlusconi

Appena è uscita in edicola, mi sono comperata la cassetta di “Adenoidi” lo spettacolo di Daniele Luttazzi. Come ben sapete Luttazzi è stato censurato e questo show comico non sarà trasmesso in TV. Se volete vederlo, perciò, dovete comperarvi la cassetta. Ne vale la pena, perché è molto divertente. Anche mio fratello Roberto se l’è comperata, come autoregalo di Natale. Così me la sono rivista ad un paio di mesi di distanza. Luttazzi, ad un certo punto, racconta che lui fa il boicottaggio nei confronti delle aziende che hanno sostenuto la campagna elettorale di Berlusconi. Mi ricordavo questo pezzo, ma avevo dimenticato quali aziende aveva citato. Udite, udite! Tra le aziende boicottate da Luttazzi, c’e’ la Parmalat! Sì, proprio l’azienda che in questi giorni è su tutti i giornali per l’arresto del su “patron” Calisto Tanzi. Accidenti, quando avevo notato la velocità con la quale Berlusconi aveva emanato un governo salva-Parmalat. Era stato più veloce per Parmalat che per Retequattro. Avevo pensato che i ricchi, bastardi!, tra loro si aiutano sempre. Ma c’era di più. Non tutti i siori sono uguali, qualcuno è degno di maggiori attenzioni. Come mai? Perchè ha finanziato la campagna elettorale di Forza Italia. (ok, ‘sto link manda ad una pagina un po’ così. ma è l’unico sito che ho trovato che ne parla). Così si spiegano molte cose! Semplice, ma se non c’era la cassetta di Luttazzi non me ne sari ricordato. Grazie Daniele!