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Michela ha pubblicato "Maloca, maloca"!!!

Sono proprio contento farvi sapere che è finalmente disponibile in tutte le librerie il libro di Michela: “Maloca, maloca“. In questo libro, Michela racconta la sua esperienza di medico tra gli Yanomami della foresta amazzonica (la Maloca, infatti, è la grande casa collettiva). Non sarei obiettivo nell’esprimere giudizi, perciò mi astengo. Vi invito solo a comperare il libro e a leggerlo. Su, su!… che aspettate?

 

Un assaggio

“Prendo lo stetoscopio ed eseguo la mia prima visita. Ritrovare in mezzo alla foresta amazzonica un cuoricino che batte forte, mi dà uno scossone di orientamento…”

La maloca è la casa collettiva degli Yanomami, indios della foresta amazzonica. E “Maloca, maloca…” è il messaggio che apre le comunicazioni radio tra i villaggi della foresta dove ha vissuto una giovane pediatra italiana che ha prestato servizio nelle fila dell’organizzazione umanitaria Médecins du Monde.

La storia di una donna occidentale che vive sulla propria pelle tutte le contraddizioni dell’incontro con un’altra cultura, che accetta di essere messa a confronto con gli sciamani, ma si indigna per lo stupro collettivo di cui si vantano i giovani maschi del villaggio, che si ribella quando una donna pensa di sopprimere il figlio illegittimo e si diverte quando si ritrova una famiglia intera nel bagagliaio dell’auto.

Storie di vita quotidiana nella foresta amazzonica raccontate con garbo e delicatezza.

Acquista On-Line “Maloca Maloca”. (con Internet Bookshop)

 

  • Eduardo Missoni
    E’  stato tra i primi a mettere un link a questa mia pagina. Eduardo medico e volontario. Nel 2001 ha scritto un libro, “Misa Campesina”. E’ uno di quei libri che quando l’hai finito hai l’idea di sapere qualcosa in più, insomma un libro che ti arricchisce. Puoi acquistarlo online.
  • Il Gazzettino
    E’ il giornale di Belluno. Prima di partire per l’Amazzonia, Michela ha lavorato sette anni nell’ospedale di questa città. E’ abbastanza normale perciò che il Gazzettino abbia deciso di dedicare ampio spazio all’uscita del libro. In un articolo si racconta come Michela manteneva i contatti con il reparto di pediatria. E’ online anche la recensione del libro scritta da Daniela de Donà.
    (aggiornamento 13 agosto 2013: purtroppo gli articoli del Gazzettino non sono più disponibili online)
  • Vita – nonprofit online
    Anche il settimanale diretto da Riccardo Bonacina ha recensito il libro. Con sintesi e precisione esemplari, ha condensato in sole quattro righe il contenuto, la trama e le problematiche del libro. Bravi!

 

Good bye, Lenin.

Due suggerimenti per film di fila. Oltre a “Bowling a Columbine“, che ho visto a casa, vi suggerisco di andare a vedere “Good Bye, Lenin”. Un film estremamente divertente. Una commedia che con molta tenerezza ironizza sulla DDR e sul crollo del comunismo. Trama in estrema sintesi. Una donna tedesca della Repubblica Democratica viene abbandonata dal marito, entra in crisi e quando si riprende è una fanatica del comunismo. Insegna a cantare gli inni patriotici, vince onoreficenze, sollecita e sprona i compagni, scrive rispettose lettere di protesta al partito ecc. ecc. Una sera, mentre si reca ad una cena di gala, vede per strada suo figlio che partecipa ad una manifestazione di portesta contro il regime. Per l’emozione sviene e va in coma. Mancano due mesi alla caduta del muro di Berlino. Il coma durerà 8 mesi. Al risveglio tutto il mondo è cambiato.

Tutto questo e’ il prologo… adesso inizia il film VERO. Sono passati pochi minuti dall’inizio della proiezione… Il medico si raccomanda coi figli di non farle subire forti emozioni, perchè potrebbe rimetterci le penne. Il figlio decide di “ricostruire” un mondo che non c’è più, coinvolgendo familiari, vicini ecc. Non è un’impresa semplice, ma lui ce la mette tutta, aiutato da un geniale amico tecnico riparatore TV con l’hobby della videocamera. Provate solo ad immaginare cosa può succedere quando la mamma chiede di poter vedere la TV, o la prima volta che esce di casa, o quando chiede i cetrioli sottaceto che ormai non esistono più. Insomma, che aspettate? Siete ancora li’? Non siete partiti a razzo per vederlo?

Boowling a Columbine.

Suggerimento per un film. Bowling a Columbine di Michael Moore. Ce lo siamo guardati in DVD (ma va benissimo anche la normale videocassetta, non c’e’ bisogno di effetti speciali…). La sparatoria di Columbine, nel 1999, durante la quale due studenti diciassettenni uccisero una dozzina di persone, ha fatto scattare in Moore l’idea di realizzare una inchiesta sull’uso delle armi negli Stati Uniti. Il regista visita i luoghi della sparatoria, parla con i protagonisiti, visita banche e e fabbriche d’armi. Con un’aria pacioccona Moore, arriva dappertutto. Anche nelle case private. In quelle dei cittadini canadesi che non chiudono la porta a chiave e lo accolgono con simpatia. In quella di Charlton Heston (si’ proprio quello di Ben Hur e attuale presidente della RFA l’associazione dei fabbricanti d’armi) che non riesce a difendersi da domande semplici, poste educatamente e che infine “fugge”. Ma oltre che nelle case, Moore arriva anche nel cuore e nella mente degli spettatori. Dimostra che con un pizzico di buona volonta’ si possono fare grandi cose. Come, ad esempio, convincere una grande catena di supermercati a non vendere piu’ proiettili nei propri negozi. Grazie Moore.

A proposito. Il film mi piaciuto così tanto che non ho saputo resistere e oggi mi sono comperato pure Stupid White Man, l’ultimo libro di Michael Moore.