Category Archives: Lettura e Scrittura

Dal Piave al Little Bighorn

Dal Piave al Little Bighorn

Premessa

Il 1800, per noi Italiani, è stato il secolo del Risorgimento, di Cavour, di Mazzini, di Ciro Menotti, Silvio Pellico, dei Savoia, di Garibaldi, di Crispi… del libro Cuore.

Nello stesso secolo, negli Stati Uniti, si combattevano le guerre  indiane, i pionieri andavano alla conquista del West, c’era la guerra messicano-statunitense, e gli schiavi venivano liberati dalla guerra di secessione...

Il 17 Marzo 1861, come sappiamo, nasceva l’Italia. Il 12 aprile 1862 (neanche un mese dopo!) negli Stati Uniti scoppiava la guerra di secessione.

Eppure i nostri avvenimenti risorgimentali, forse perchè li abbiamo studiati a scuola, mi sono sempre sembrati molto più antichi e meno attuali di quelli che nello stesso periodo avvenivano negli USA. Con la doverosa eccezione di Garibaldi, i protagonisti del nostro risorgimento non avevano nulla di avventuroso, sembravano tutti dei damerini un po’ fighetti.

Gli eroi americani, invece, erano l’essenza stessa dell’avventura, facevano sognare i ragazzini e sulle loro gesta sono stati girati film, scrtti libri, disegnati fumetti. Da noi invece, al massimo qualche sceneggiato TV, un po’ palloso per giunta.

Ho sempre immaginato che questi due mondi avrebbero dovuto essere più vicini, più collegati tra loro, ma a parte la sovrapposizione temporale del periodo, continuavano ad apparirmi sempre ben separati.

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Sono fatto così

“Sono fatto così” è la giustificazione che tutti diamo quando, sorpresi a fare una puttanata, vogliamo continuare a farla.

(Marco Presta – Un calcio in bocca fa miracoli)

sono fatto così” è la giustificazione che tutti diamo quando, sopresi a fare una puttanata, vogliamo continuare a farla (Marco Presta)sono fatto così” è la giustificazione che tutti diamo quando, sopresi a fare una puttanata, vogliamo continuare a farla (Marco Presta)sono fatto così” è la giustificazione che tutti diamo quando, sopresi a fare una puttanata, vogliamo continuare a farla (Marco Presta)

E’ morto Enzo Bearzot

Enzo Bearzot, Sandro Pertini e la coppa dell'82

Questa mattina, appena svegliato, ho polleggiato un po’ a letto leggendo un paio di pagine dell’ultimo libro di Bartezzaghi (Non se ne può più). Sono arrivato ad un punto in cui parlava della nazionale di calcio del ’82 e di Enzo Bearzot. Siccome dovevo andare al lavoro, mi era sembrato un buon punto per fermarmi. Ho finito quel paragrafo, ho messo il segnalibro e ho chiuso il libro sorridendo per il bel ricordo.

Questa sera, quando lo riaprirò, mi piglierà la malinconia.

Come parlavano i babilonesi? Teorie e fatti reali.

Eufrate
Il fiume Eufrate (foto di giovanni sonego)

Non so perché, ma fin da bambino sono stempre stato affascinato dalle civiltà della mesopotamia. Forse perché gli antichi abitanti di quelle terre avevano elaborato miti che durano fino ai nostri giorni, o perché da quelle popolazioni ha origine la civiltà come la conosciamo oggi. Non so, però, ad esempio, se faccio una vacanza a Parigi, non manco mai di visitare la sezione assiro-babilonese oppure mi sono andato a leggere l’epopea di Gilgamesh (dove l’eroe incontra Utnapisthitim, che come Noè costruisce una barca e si salva dal diluvio) o roba del genere e notizie di quelle popolazioni riescono a richiamare facilmente la mia attenzione.

Utnapistim in un sigillo assiro babilonese

Qualche giorno fa è stata diffusa  la notizia di un ricercatore inglese dell’università di Cambridge, Martin Worthington, che ha pubblicato su un sito alcuni poemi assiro e babilonese e li ha letti dando un suono plausibile a quell’antica lingua morta.

E’ un lavoro, per me, incredibilmente affascinante. Se nessuno parla più queste lingue, com’è possibile dare loro un suono? Si tratta di soprattutto di un lavoro di confronto con le lingue conosciute e correlate (Arabo, Ebraico, Etiopico), o di capire le fonti con parole assire o babilonesi, sono scritte usando alfabeti noti, come il greco o l’aramaico.

Sono andato ad ascoltare e vi ripropongo alcuni collegamenti.

Veniamo però a qualcosa di più comico

Qualche giorno dopo,su Radio DJ, Linus e quei folli di Elio e le storie tese hanno ripreso l’argomento e hanno riascoltato l’inno ad Ishtar e hanno cercato di dare una loro interpretazione.

http://www.youtube.com/watch?v=jr1uzizpMTU

Antonio Stenelli – Pensieri inediti e sorprendenti

Pensieri inediti e sorprendenti

Grazie all’amico Gianfranco Mammi, ho scoperto di recente i molti pensieri “inediti e soprendenti” di tal Antonio Stenelli, autore poco noto, edito da Eurozona nel 2006.

Gianfranco di tanto in tanto riporta nel suo blog qualcuno di questi pensieri, quelli più sorprendenti probabilmente, e diversi lettori hanno cominciato ad apprezzare queste brevissime frasi di Stenelli.

Ve ne riporto alcuni: Continue reading Antonio Stenelli – Pensieri inediti e sorprendenti