La crisi economica c’è, ma non per tutti.

A parte la corruzione a tutti i livelli che fa sprecare soldi gonfiando i costi di qualunque cosa per poterci ricavare le mazzette o gli appartamenti da regalare ad insaputa di chi riceve il dono, ci sono anche altri modi di spreacre i soldi pubblici.

L’amico Angelo Volpe mi ha segnalato questo articolo, che grida vendetta!

Ecco come si sperperano i soldi pubblici, con gli Aerei Blu

Cacciabombardiere F35
Cacciabombardiere F-35

Nel giorno della parata militare lungo i Fori, oso sperare che nessuno sottovaluterà l’importanza dell’acquisto di centotrentuno cacciabombardieri F-35, centoventuno caccia Eurofighter e cento elicotteri NH90 da parte delle nostre Forze Armate. Con una certa malizia i Verdi fanno notare che lo scontrino complessivo di una spesa degna del set di «Apocalypse now» ammonta a 29 miliardi di euro, 5 in più della manovra (a proposito di apocalissi).

Ma tutti sappiamo che, oggi come oggi, senza un cacciabombardiere non si va da nessuna parte. Quindi lungi da noi l’idea populista di rinunciare al rombo dei motori guerrieri per tutelare lo stipendio di un impiegato pubblico o la sopravvivenza di un ente culturale. Però, forse, almeno un accenno a questa eventualità poteva essere fatto da chi ci governa. Anche solo come gesto di trasparenza e di cortesia: cari italiani, vi chiediamo di stringere la cinghia, però sappiate che i vostri sacrifici non saranno vani, perché dei cacciabombardieri così belli non li ha nessuno. Per non parlare degli elicotteri.

L’emozione sarebbe stata talmente forte che i dipendenti dello Stato avrebbero donato, se non l’oro (di cui al momento sono sprovvisti), i loro straordinari alla Patria, pur di consentirle di sfrecciare invitta e gloriosa nei cieli. E i poliziotti avrebbero sbandierato con orgoglio la mancanza di soldi per il carburante delle auto di servizio, con la tranquilla consapevolezza di chi sa che per combattere la mafia, stroncare la corruzione e proteggere i cittadini, nulla è più efficace di uno stormo di cacciabombardieri.


L’articolo è tratto dalla rubrica di Massimo Gramellini, su La stampa

5 thoughts on “La crisi economica c’è, ma non per tutti.”

  1. Caro sig. Gramellini, faccio umilmente notare che il suo articolo E’ intriso di populismo! L’assioma caccia = tagli alla spesa sociale è molto artificioso e non conduce da nessuna parte. Tanto per cominciare la vera causa del disastro dei conti pubblici italiani deriva in massima parte da una evasione fiscale da parte del popolo delle P.I. che raggiunge livelli da far gridare vendetta dall’oltretomba! Eppoi, naturalmente, da tanti sperperi sul versante della spesa. Ma definire un sperpero l’acquisto di macchine adeguate per le FFAA mi pare un non-senso. Queste sono, in effetti il “core-bussinees” (si scrive così?) delle stesse Forze armate… Nel caso specifico i caccia ex EFA dovranno essere la nervatura della difesa aerea (attualmente del tutto inesistente, se si eccettuano i 30 F16 avuti in prestito dagli USA…e già questo la dice lunga), gli F35 dovranno sostituire macchine vecchie ormai di 40 anni (Tornado e Harrier) e gli elicotteri NH90 prenderano il posto dei vari AB 212 (progetto iniziale di metà anni ’50….quelli stessi che servono anche per portare la pappa ai poveretti che restano isolati in montagna se nevica troppo…). Insomma, o si decide di spendere seriamente per avere un apparato militare adeguato (non per spezzare le reni a qualcuno, solo per non essere ridicoli), oppure sciogliamo la baracca e finiamola.
    Quanto ai soldi, ma perchè in questo disgraziato paese non si vanno a prendere a quelli che dichiarano 10 mila Euro l’anno di reddito e vanno in giro con berline e SUV da 80 mila?
    Saverio da CZ

  2. Mi ricordo che tanti anni fa, per sprecare i soldi in armi si usava la scusa del comunismo: “i russi hanno i missili, dobbiamo averli anche noi, per poterci difendere”.
    I militaristi dicevano anche: “Se non ci fosse il Patto di Varsavia a minacciarci, noi non avremmo alcun bisogno ne della Nato, ne di strutture così costose: sono sacrifici che dobbiamo fare per difendere Patria e Libertà”.
    Ora è da un bel po’ di tempo che il Patto di Varsavia non esiste più, e che i russi hanno abbandonato la Polonia, la Bulgaria, la Germania dell’est, ecc…
    Eppure gli americani hanno ancora le loro basi in Italia (anzi, le rafforzano!), e non si capisce per “difenderci” da chissà quale invasione. Anzi, si capisce benissimo.
    Anche i soldi buttati in aerei da combattimento, in caccia, gridano vendetta. Per quale motivo ci servono dei caccia da combattimento ?
    Hanno provato ad inventarsi il pericolo islamico: forse Bin Laden possiede un’aviazione, pronta a bombardarci ?
    Se ci guardiamo attorno, se leggiamo il giornale, è facile comprendere che l’unico pericolo militare viene da *noi*: siamo *noi* che invadiamo gli altri paese, siamo *noi* che li bombardiamo.
    L’Onu ha appena sanzionato l’Iran per la propria ricerca nucleare: però basterebbe aprire una cartina, per vedere che quel paese confina o è circondato da nazioni (Cina, Pakistan, Russia, Israele, per non parlare delle portaerei e dei sottomarini americani, universalmente onnipresenti) dichiaramente nuclearizzati, mentre l’unico a non avere l’atomica (ma a venirne costantemente minacciato) è l’Iran stesso.
    Non è quindi solo questione d’avere la faccia come il culo (è un’espressione tecnica di politica economica) nel buttare risorse enormi, quando contemporaneamente si chiede alla gente d’aumentare il lavoro, guadagnare meno, e contemporaneamente fare a meno di ogni servizio sociale. E’ proprio una questione di sicurezza: è ora di farla finita con armi ed eserciti, e con tutti quei parassiti che di morte ci campano.

  3. @Saverio
    non posso rispondere a nome di Gramellini, visto che mi sono limitato a riportare un suo articolo.
    Posso però dirti che mi pare proprio sabgliato attribuire al popolo delle partite IVA la causa di tutti i mali italiani.

    L’evasione in quella categoria è senz’altro molto diffusa, ma il “popolo delle partite IVA”, in questi ultimi anni è molto cambiato.
    In passato, forse, erano commercianti e artigiani alcuni dei quali (molti) non esitavano ad evadere per rimpinguare il loro patrimonio.

    Con la precarizzazione del lavoro (voluta dalla destra e realizzata dalla sinistra) è aumentata a dismisura la percentuale di persone obbligate a prendere la partita IVA per sbarcare il lunario.

    Persone che si sono inventate un lavoro per non rimanere senza, perchè non vengono più assunte, con un normale contratto da dipendente.

    La causa di tutto ciò, a mio avviso è un costo del lavoro troppo elevato, anche per redditi bassi.

    Per dare 1.400-1.500 euro di stpendio mensili netto, un’azienda spende oltre 33.000 euro l’anno. E’ ovvio che, se la legge glielo permette (e adesso lo permette) invece di assumere un dipendente si rivolge a quello che tu chiami “popolo delle partite IVA”, che – un po’ ci rimette, un po’ lavora di piu’.

    La soluzione ideata dai nostri governanti, negli anni, non è stata di riudurre il costo del lavoro per i dipendenti con stipendi medio bassi, ma di alzare la tassazione obbligatoria anche per le partite iva.

    Risultati: il costo del lavoro è rimasto elevato. La tassazione grava in gran parte su lavoratori a reddito basso (che siano dipendenti o partite iva poco cambia); i lavoratori, passati a parita iva, sono privi di qualunque tutela anche sindacale; alle aziende conviene comunque far lavoare chi ha la partita iva perchè è più facile “rompere il contratto”; l’evasione viene praticata dalle piccole partite iva.

    Su questo punto, però, si tratta di piccoli importi, vitali per chi deve mantenere la famiglia.

    Come al solito, i grandi patrimoni, non vengono neppur sfiorati e chi ha perso il lavoro, si è reinventato imprenditore di se stesso, viene pure colpevolizzato.

    Ma per piacere….

  4. Mi riferisco a quanto scrive Gramellini ed alla risposta di CZ.
    Sig. Gramellini condivido pienamente soprattutto se alla efficienza dei mezzi acquistati facesse seguito altrettanta efficienza dei reparti cui i mezzi sono destinati.CZ, che scrive così accalorato, dovrebbe sapere cosa significa “cannibalismo” e cosa significa avere piloti da sola acrobazia senza alciun addestramento adeguato alle macchine cui sono destinati.
    Questi mezzi debbono essere utilizzati in reparti sufficentemente organizzati per gestirli correttamente.
    Ricordo che è frequnte il fatto che ai reparti manchi il carburante.
    Vogliamo riderci sopra? O veramente sono solo spese inutili.
    Aggiungo la nostra capacità di dare alti incarichi e medaglie d’oro al valore a chi ha solo trasgredito a precisi metodi di utilizzo di questi mezzi.
    Passando alla Marina ricordo con tristezza all figuraccia fatta con ben due mezzi bloccati per guasti contemporaneamente in una semplice missione di trasporto durante gli episodi di guerra in Libano.
    Per favore guardiamo la realtà odierna e dimentichiamo inutili frasi retoriche.
    Al di là di frasi pompose,infatti, non sarebbe il caso di guardarci in faccia e di ridare il vecchio lustro a tutte le categorie riguardanti la nostra Difesa?
    Gli aerei sono solo un briciolo dello sperpero inutile di denaro che se utilizato correttamente potrebbe veramente ridare dignità a chi cerca di lavorare seriamente nell’ambiente militare.

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