Il popolo del web, maieuta delle fregnacce

Vediamo se ho capito: quest’oggi il popolo del web è “in rivolta” (l’avrò letto sei o sette volte in cinque minuti, nei posti più…

Source: libernazione.it

In questi giorni è comparso un "articolo" in cui si afferma che l’ONU (nientepopodimenoche) abbia pianificato l’introduzione di pedofilia e omosessualità come metodi pedagogici. Si tratta di una congiura mondiale che prevede la diffusione della masturbazione nelle scuole materne e i campi di rieducazione LGBT… 

Il "popolo del web" si è indignato ed è "in rivolta". Il bravo Capriccioli ci informa sull’origine di questa teoria, il bollettino parrocchiale di Rivarolo, e ci spinge a riflettere: se nessuno ne avesse parlato questa "notizia" non esisterebbe. E’ stata proprio "la rivolta su web" a far nascere la notizia e a trasformare questo delirio in qualcosa degno di nota. 

 

Capriccioli ci invita anche ad occuparci di cose serie. Nessuno dovrebbe occuparsi di questo colossale puttanata. Giusto. Ha ragione. Quella "notizia" è una boiata talmente evidente! Forse anch’io non dovrei parlarne più. 

Ma quello che mi preoccupa, quello sui cui vorrei rivolgere l’attenzione non è la notizia in sé (lo sappiamo che si tratta di un delirio), ma il fatto che il cosiddetto "popolo del web", quando si tratta di valutare e selezionare ciò che passa nel flusso mediatico, ha capacità di discernimento quasi nulle.

E questo mi fa nascere una serie infinita di domande.

Possibile che in un paese moderno, con una scuola dell’obbligo che in certi casi viene presa addirittura come esempio da altre nazioni, non riesca ad avere una maggioranza di persone in grado di distinguere al volo le notizie commestibili dalla merda?

Possibile che la quota maggioritaria della popolazione tranguigi queste idiozie senza porsi il minimo dubbio? 

Se la maggioranza della popolazione crede, diffonde e fonda le proprie convinzioni con queste ridicole capacità di giudizio, siamo sicuri che il "metodo democratico" sia davvero un buon metodo per decidere su qualsiasi argomento? 

Non è che questo livello di "creduloneria diffusa" viene alimentato da chi è più bravo a sfruttarlo?

In cosa differisco Berlusconi, Renzi e Grillo quando si parla di diffusione delle fandonie? 

Come si può cambiare questo drammatico stato di cose?

Ha ragione Capriccioli: occupiamoci di cose serie, ma questo problema, a voi non sembra serio?

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